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Soccorso alpino Piemonte: ora si pagherà fino a mille euro per interventi immotivati

Dal 2016 per ogni intervento valutato come immotivato o causato da imprudenza e incoscienza scatterà un ticket che può raggiungere in alcuni casi anche l’intero costo del servizio.
A cura di Antonio Palma
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È tempo di rivoluzione per il soccorso alpino piemontese o meglio per gli escursionisti improvvidi che chiederanno aiuto al personale del 118 per cause immotivate o in seguito a un comportamento imprudente. Con l'anno nuovo infatti cambia completamente il meccanismo che fino a dicembre ha guidato gli interventi in montagna del soccorso alpino con l'introduzione di un ticket sanitario. Il ticket, già in vigore dal primo gennaio, è previsto dalla delibera regionale che, oltre ad aggiornare le tariffe dell'elisoccorso, prevede appunto la compartecipazione degli utenti al costo del servizio per interventi "immotivati, inappropriati o provocati da un comportamento imprudente".

Come spiegano gli assessori della Regione Piemonte, i costi saranno addebitati completamente solo per le chiamate che risulteranno totalmente immotivate, mentre per tutti gli altri casi il tetto sarà di mille euro. Nel dettaglio le tariffe prevedono 120 euro per la chiamata e 120 ulteriori ogni minuto di volo dell'elicottero di soccorso, mentre quando sono mobilitate solo le squadre a piedi il costo fisso sarà di 120 euro cui si aggiungono 50 euro l'ora per ogni squadra impiegata dopo la prima ora di soccorso. Spetterà ai vari equipaggi intervenuti rilevare le effettive condizioni dell'intervento facendo scattare il meccanismo di compartecipazione dei costi. Ad ogni modo il costo non è addebitato se l'intervento si conclude con un ricovero in ospedale.

"Una regolamentazione come questa andava fatta perché ha un valore prima di tutto educativo. Noi di questi ticket che sono stati introdotti però non vedremo un euro, perché andranno direttamente all'assessorato, ci competerà segnalare i casi in cui l'intervento si è rivelato incongruo secondo le tre tipologie previste" ha tenuto a spiegare a Repubblica il presidente del Soccorso alpino piemontese, Aldo Galliano, aggiungendo: "Non si può negare che ci saranno episodi al limite e che potrebbero aprirsi contenziosi, ma questo regolamento dovrebbe invogliare tutti quelli che frequentano la montagna ad assicurarsi e anche prevedere polizze che coprano questi costi come accade in altri paesi".

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