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San Severo, ritrovata auto da cui sono partiti spari contro polizia. Viminale invia rinforzi

Il Sindaco della città in provincia di Foggia già aveva lanciato l’allarme sicurezza ed erano stati inviati mezzi e uomini: “Azione pericolosa e strategica contro lo Stato”.
A cura di Antonio Palma
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"I cittadini sono allo stremo e sta passando il messaggio che San Severo è divenuta terra di nessuno dove la criminalità imperversa e regna sovrana, in spregio alle più elementari regole di democrazia e convivenza civile", è quanto  aveva denunciato pochi giorni fa il sindaco della popolosa città alle porte di Foggia, teatro negli ultimi tempi di attentati dinamitardi e rapine in pieno giorno. Quanto accaduto nelle scorse ore purtroppo sembra esserne la conferma. Alcune mezzi della polizia, arrivati in città proprio a seguito della denuncia del primo cittadino, infatti sono stati bersagliati la notte scorsa da diversi colpi di arma da fuoco sparati da sconosciuti.  In particolare ad essere stati colpiti sono stati due automezzi della polizia del Reparto Prevenzione Crimine giunti in città per rafforzare il controllo del territorio proprio dopo i fatti criminosi degli ultimi tempi.

La notizia è stata diffusa dallo stesso sindaco di San Severo, Francesco Miglio, che ha subito sentito il questore di Foggia, Piernicola Silvis, al quale ha espresso "la più totale e convinta solidarietà da parte  dell'Amministrazione Comunale". I colpi sono stati sparati mentre i mezzi delle forze dell'ordine erano parcheggiati davanti a una struttura alberghiera nei pressi della stazione ferroviaria dove alloggiano gli agenti che sono stati inviati da Bari e Lecce. Fortunatamente al momento del fatto non c'era nessun nei pressi dei mezzi e non ci sono stati feriti e i proiettili hanno danneggiato solo la carrozzeria dei mezzi. È  stato il portiere dell'albergo a sentire gli spari e dare l'allarme.

L'intera scena è stata ripresa da alcune telecamere di sorveglianza. Nel video si vede una utilitaria con a bordo una sola persona fermarsi col motore acceso, esplodere alcuni colpi di pistola e riprendere la corsa. Sul caso è stata avviata subito una inchiesta per accertare responsabili e motivi del gesto anche se la Questura al momento non formula ipotesi specifiche. "Assistiamo preoccupati a questa escalation dei fenomeni criminosi nel nostro territorio. Solo martedì scorso siamo stati rassicurati dal ministro dell’Interno Marco Minniti circa le azioni che saranno presto intraprese e valutate in un tavolo  tecnico. Ma la risposta della malavita ci ha lasciato basiti”, ha commentato il Sindaco che nei giorni aveva attuato lo sciopero della fame per sollecitare l'intervento del governo, aggiungendo: “San Severo ha paura, San Severo si sente gravemente minacciata e colpita, San Severo ed i suoi cittadini percepiscono che è in atto una vera e propria guerra nei confronti della città, ma soprattutto una azione pericolosa e strategica contro lo Stato”. Quindi "ancora una volta e con forza chiediamo aiuto -, chiediamo di non essere lasciati soli, chiediamo che con ogni urgenza vengano avviate azioni incisive ed immediate". "Non ci facciamo intimidire, non ci facciamo prendere dallo scoramento non assistiamo passivamente a questi ultimi eventi, chiedo a tutti di non mollare ed affrontare tutti insiemi questa emergenza" ha concluso Miglio.

Nel pomeriggio di oggi poi è arrivata la notizia del ritrovamento dell'automobile utilizzata dalla persona che ha sparato alcuni colpi di pistola contro i mezzi della polizia, abbandonata nell'abitato di San Severo. Il Viminale intanto ha rassicurato che il dispositivo di controllo del territorio sarà rafforzato con l'invio di ulteriori unità di polizia. Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha inviato 90 unità delle forze di polizia per esigenze di ordine pubblico e controllo del territorio, e 5 equipaggi dei reparti prevenzione crimine della polizia di stato e delle compagnie di intervento operativo dell'Arma di Carabinieri.

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