Si lancia con tuta alare e si schianta sulle case, morto base jumper

Tragedia in Alta Savoia, dove un base jumper russo e' morto oggi a Chamonix dopo essersi lanciato con la tuta alare ed essersi schiantato contro una casa. L'incidente si è verificato intorno a mezzogiorno. La vittima si era lanciata dall'Aiguille du Midi (3.800 metri) ed è finita contro una casa i cui lavori sono appena terminati e di conseguenza non era ancora stata occupata nella zona della stazione di Montenvers, a poche centinaia di metri dal centro della cittadina, quasi 3.000 metri più in basso. Il rumore dello schianto è stato udito da molti passanti. Sul posto è intervenuta la Gendarmeria, ma naturalmente per lo sportivo non c'è stato nulla da fare.

Il base jumper si chiamava Ratmir Nagimyanov: al contrario, era considerato un esperto della disciplina tanto che poche settimane fa, commentando il decesso di alcuni suoi colleghi, aveva ricordato sul suo profilo facebook che i voli con tuta alare non potevano essere effettuati senza una seria  preparazione teorica e fisica. "Quando stai volando a una velocità di 250 km orari a 2-3 metri di distanza da terra, è difficile vedere tutti gli ostacoli, e se c’è qualche ostacolo che non ha considerato, è possibile che tu non lo veda o che non abbia il tempo per reagire. Quando stai per uscire sei a tu per tu con la tua paura: non dimenticarti di salutare prima di saltare". Evidentemente l'uomo ieri non è riuscito a condurre come avrebbe dovuto il suo volo.

Circa un mese fa a non molta distanza un altro base jumper di 28 anni, di Merano, è morto dopo essersi lanciato con la tuta alare. L'incidente ha avuto luogo nel piccolo comune di Kandersteg (Canton Berna). L'uomo si era lanciato nel vuoto da una montagna alta 2.279 metri, Alpschelehubel, 50 chilometri a sud di Berna. Poco dopo il salto, per cause ignote, ha avuto delle difficoltà e si è schiantato al suolo.