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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Si complica ancora il caso Scazzi: Cosima Serrano e Sabrina Misseri potrebbero essere scarcerate

Dopo una giornata di discussioni, la Corte Suprema della Cassazione ha accolto due dei ricorsi presentati dai difensori di Sabrina Misseri e Cosima Serrano nell’ambito del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. Emergono nuove prove che potrebbero scagionare le due donne.
A cura di Simona Saviano
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ancora in carcere Sabrina Misseri e Cosima Serrano per l'omicidio Scazzi
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Nell'ambito dell'inchiesta per l'omicidio di Sarah Scazzi giungono delle importanti novità. Madre e figlia Cosima Serrano e Sabrina Misseri, che condividono la stessa cella, restano in carcere, ma forse non ancora per molto. La Corte di Cassazione nella tarda serata del 26 settembre ha accolto due ricorsi degli avvocati difensori delle due donne, rimandando al Tribunale della Libertà di Taranto un nuovo riesame per prendere una decisione definitiva circa la loro scarcerazione.

Disposto un riesame del Tribunale di Taranto per rivalutare la posizione di Sabrina Misseri e Cosima Serrano

E' fallito il tentativo del Procuratore Generale della Cassazione Vito Monetti affinché la Corte Suprema rigettasse i ricorsi presentati dai difensori di Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Sono state annullate dalla Corte ben due ordinanze: la prima risalente al 20 giugno scorso per accusa di omicidio e la seconda del 12 luglio che aggiungeva il sequestro di persona. L'annullamento con rinvio di queste due ordinanze rappresenta un ulteriore successo del team di legali delle due donne. Ora è tutto di nuovo nelle mani dei giudici del Tribunale del riesame di Taranto, i quali dovranno tener conto delle "eccezioni" segnalate dalla Corte di Cassazione romana.

Dopo l'udienza del 26 settembre, la Corte ha dato ragione ai difensori, che hanno messo tutti al corrente sia dei nuovi indizi che scagionerebbero Sabrina Misseri (nello specifico un "alibi di ferro" rappresentato dai tabulati delle telefonate che la giovane stava effettuando nelle ore in cui veniva uccisa Sarah Scazzi) che dell'inesistenza di qualsiasi prova che possa inchiodare Cosima Serrano. Inoltre i difensori delle due donne sembra vogliano insinuare un nuovo dubbio (forse accolto a questo punto dalla Corte), coinvolgendo di nuovo Michele Misseri, attualmente scagionato da una precedente sentenza del Tribunale di Taranto. I legali delle due donne a fine seduta si dicono fiduciosi, e rilanciano di nuovo la questione "Michele Misseri":

Non si può ancora ignorare una figura [quella di Michele Misseri] che soprattutto alla luce di questi ultimi due pareri della Cassazione riveste un ruolo centrale nel processo.

Quali che siano state le motivazioni che hanno spinto la Corte romana ad accogliere i due ricorsi si potranno conoscere solo tra un mese circa.

Nuovi colpi di scena nel processo per l'omicidio di Sarah Scazzi

Sabrina Misseri, attualmente in carcere con la madre Cosima Serrano per l'omicidio di Sarah Scazzi
In foto: Sabrina Misseri, attualmente in carcere con la madre Cosima Serrano per l'omicidio di Sarah Scazzi ma in attesa del riesame da parte del Tribunale di Taranto

Sembra destinato a non chiudersi dunque, il cerchio intorno la vicenda della giovane Sarah Scazzi, uccisa più di un anno fa ad Avetrana. Attualmente risultano indagate 15 persone, tra cui le due donne attualmente in carcere per l'accusa di omicidio e sequestro di persona Sabrina Misseri e Cosima Serrano; lo zio-mostro Michele Misseri, che con suo fratello Carmine Misseri e suo nipote Cosimo Cosma è indagato (ma a piede libero) per occultamento di cadavere; non ultimo l'avvocato Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, accusato di intralcio alla giustizia per aver indotto il giovane Ivano Russo (di cui si dice fosse innamorata Sabrina Misseri) a rilasciare delle dichiarazioni che potessero scagionare Sabrina, screditando l'amica-testimone Mariangela Spagnoletti.

Le uniche persone attualmente detenute in carcere sono la zia e la cugina della giovane Sarah Scazzi, le quali sono quindi in attesa che la propria posizione e le imputazioni a loro carico siano nuovamente verificata dal Tribunale di Taranto. Potrebbe aprirsi uno spiraglio per loro due in attesa del processo del 10 ottobre che le vede coinvolte come principali indiziate, ma c'è da scommetterci che la vicenda Sarah Scazzi non si chiuderà così facilmente e ci saranno nuovi colpi di scena.

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