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Sette anziani uccisi nella RSA di Offida, condannato all’ergastolo l’infermiere Leopoldo Wick

Leopoldo Wick, infermiere ascolano di 59 anni che lavorava nella Rsa di Offida, è stato condannato all’ergastolo. È stato ritenuto colpevole di 7 degli 8 omicidi dei quali era accusato.
A cura di Davide Falcioni
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Leopoldo Wick, infermiere ascolano di 59 anni che lavorava nella Rsa di Offida, è stato condannato all'ergastolo. Dopo cinque ore di camera di consiglio, la Corte d'Assise di Macerata ha emesso la sentenza di primo grado. L'uomo era stato accusato di 8 omicidi premeditati e 4 tentati omicidi premeditati in relazione alle morti sospette nella residenza sanitaria assistenziale, tra il 2017 e il 2018, mediante indebita somministrazione di farmaci. La Corte lo ha riconosciuto colpevole di 7 degli 8 casi di omicidio e di uno dei 4 casi di tentato omicidio. All'infermiere, che si è sempre professato innocente, è contestata l'aggravante di aver commesso i fatti con mezzi insidiosi.  La Corte d'Assise ha stabilito una provvisionale di ristoro per le parti civili, col risarcimento vero e proprio da quantificare in separata sede. Disposto anche l'isolamento diurno a carico di Wick, che è stato assolto per un caso di omicidio e per i restanti tre di tentato omicidio. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe somministrato ripetutamente alle vittime insulina e psicofarmaci, sostanze farmacologiche che, per dosi ampiamente superiori ai piani terapeutici e per la loro stessa tipologia, erano assolutamente controindicate e tali da poter causare, come effettivamente è successo, il decesso dei pazienti.

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Leopoldo Wick, 59 anni, è stato tratto in arresto nel giugno di due anni fa al termine di una lunga inchiesta coordinata dalla Procura di Ascoli Piceno e condotta dai carabinieri della Compagnia di San Benedetto del Tronto e della Stazione di Offida. Nei 18 mesi precedenti i militari avevano interrogato i colleghi dell'infermiere e acquisito le cartelle cliniche di alcuni ospiti della residenza socio assistenziale morti. Secondo l’accusa, l’operatore sanitario in servizio presso la Rsa avrebbe somministrato volontariamente e senza averne facoltà  medicinali non previsti o farmaci prescritti ma in dosi decisamente superiori, che avrebbero causato il decesso di alcuni anziani e il serio rischio di morte per altri. I decessi nel mirino degli inquirenti, in particolare, erano quelli di Lucia Bartolomei, Vincenzo Gabrielli, Domenica Grilli, Luigi Salvucci, Maria Antonietta Valentini, Lucia De Angelis, Teresa Vagnoni e Domenica Alfonsi.

Stando a quanto emerso nel corso delle indagini Wick avrebbe somministrato promazina, insulina e anticoagulanti in quantità eccessive. A far scattare l'inchiesta, nel settembre del 2018, era stata la denuncia di una Oss che si era rivolta ai carabinieri di Offida raccontando delle anomalie, successivamente riscontrate anche dagli inquirenti, secondo i quali presso la Rsa offidana ci sarebbe stato un "deciso picco di mortalità" nel 2017 e 2018 rispetto alle altre due strutture che si trovano in provincia di Ascoli Piceno. Da qui gli approfondimenti investigativi "con acquisizione di documentazione medica, indagini tecniche e ascolto di numerose persone; sentite anche decine di persone tra familiari di pazienti e personale sanitario".

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