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“Segnata a vita, non riuscirò più a fidarmi di un ragazzo”, lo shock della ragazza violentata a Cattolica

“Non riuscirò più a fidarmi di un ragazzo” ha raccontato la ventunenne che continua a ripensare a quell’incubo. Il 22enne arrestato si proclama innocente e parla di rapporto consensuale.
A cura di Antonio Palma
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“Non riuscirò più a fidarmi di un ragazzo, anche del più bravo e con le migliori intenzioni”, è ancora sotto shock e si sente “segnata a vita” la giovane ventunenne violentata fuori da a una discoteca di Cattolica da un ragazzo che aveva conosciuto poco prima nel locale nella serata tra sabato e domenica. Portata in ospedale dopo quei terribili momenti, è stata dimessa ma ogni cosa che fa la riporta a quell’incubo che purtroppo si porterà dentro ancora a lungo.

"Lo imploravo di smettere, lui continuava", ha raccontato ancora la giovane nella denuncia ai carabinieri di Cattolica, che si stanno occupando delle indagini e che lunedì hanno arrestato il presunto aggressore, un giovane di 22 anni. Secondo il racconto della giovane, lui l’avrebbe convinta con modi gentili a seguirlo ma, raggiunto un sentiero dietro il parcheggio del locale, lui l’avrebbe presa con la forza e spinta dietro un cespuglio dove si sarebbe consumata la violenza sessuale.

La ragazza ad un certo punto si è resa conto del pericolo e ha avvertito con un messaggio in codice un amico che poi è intervenuto ma è stato aggredito a sua volta. Un racconto confermato proprio dagli amici della vittima che con lei volevano trascorrere una serata di allegria e divertimento nella discoteca sulla spiaggia di Cattolica.

L’amico è finito anche lui in ospedale ma non è riuscito a salvarla dallo stupro. ”Lei si sente in colpa, è dispiaciuta per lui, perché è stato picchiato forte, con calci e pugni, e lei stessa ha visto tutto. L’ha visto steso a terra immobile” ha raccontato l’avvocato della vittima, rivelando lo stato di forte malessere psicologico della ragazza dovuto al senso di violazione e di privazione che le è rimasto addosso.

Il ragazzo arrestato, un 22enne che abita nel Pesarese così come la vittima e tutti i ragazzi e le ragazze della sua comitiva, si continua a proclamarsi innocente. Non nega il rapporto ma parla di atto consensuale. Lo ha ribadito anche durante l'interrogatorio di garanzia. “Per noi è una violenza anomala, la ragazza non aveva abrasioni né segni di lesioni. Il pronto soccorso infatti conferma il rapporto, ma non la violenza. Abbiamo quindi chiesto la scarcerazione” ha annunciato l’avvocato.

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