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“Se non vieni a letto con me ti rovino la carriera”. L’ex direttore del Cnes a processo

Ugo Terracciano, 56 anni, ex poliziotto della Digos ed ex comandante dei vigili urbani di Forlì, deve rispondere di violenza sessuale e stalking. Il poliziotto replica: “E’ un complotto per farmi fuori, l’avevo segnalata per comportamenti irregolari nella gestione del suo ufficio.
A cura di Biagio Chiariello
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Violenza sessuale e stalking nei confronti di una ex collega di lavoro. Sono accuse molte serie quelle di cui deve rispondere Ugo Terracciano, ex comandante del Centro nautico e sommozzatori della Polizia di Stato della Spezia.  Dopo una lunghissima udienza preliminare, Terracciano – ora in pensione – è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Mario De Bellis: il processo avrà inizio il 16 novembre. Il 56enne, ex comandante dei vigili urbani di Forlì, avrebbe molestato un’alta funzionaria sottoposta, poi promossa dirigente. Lei stessa avrebbe puntato il dito contro l’ex collega: “Se non vieni a letto con me, ti rovino la carriera”: questa la frase chiave messa a verbale dalla funzionaria. “Senza di me non vali un c…, non voglio possedere il tuo corpo, ma anche la tua anima” sarebbero state le parole pronunciate da Terracciano. Nelle carte dell’inchiesta si fa riferimento a diversi episodi durante i quali l’ex direttore del Cnes avrebbe costretto la poliziotta “a subire atti sessuali”. Al Terracciano è contestata anche una serie di palpeggiamenti. Nel marzo 2012, avrebbe toccato la poliziotta,  mentre nel giugno dello stesso anno invece sarebbe entrato nel suo ufficio, “cogliendola di sorpresa”, l’avrebbe “afferrata… palpeggiandola, abbracciandola e avvicinando la sua bocca” fino a toccare quella della vittima.

Terracciano, tramite il suo avvocato Carlo Nannini, replica alle accuse: "Fui io a fare una segnalazione disciplinare nei confronti della funzionaria al Ministero dell’Interno – racconta –. Una segnalazione motivata dal fatto che teneva comportamenti irregolari nella gestione del suo ufficio”. E afferma di non aver mai avuto una relazione con la donna. “Mai. Assolutamente. La sua è una vendetta nei miei confronti per il trasferimento. Mi contesta fatti avvenuti nel 2012, dei quali lei, stranamente, si è ricordata solo un anno dopo”.

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