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Scrive su Facebook “il green pass rende liberi”: sospeso il preside di 4 scuole di Ferrara

Stefano Gargioni, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Perlasca di Ferrara, è stato sospeso dal Ministero dell’Istruzione dopo la pubblicazione sulla sua pagina Facebook di un post provocatorio, accostando l’obbligo di possedere il green pass al campo di sterminio di Auschwitz.
A cura di Davide Falcioni
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"Il green pass rende liberi". A scriverlo, nei giorni scorsi, è stato Stefano Gargioni, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Perlasca di Ferrara (comprendente tre scuole primarie e una secondaria), che ha pubblicato su Facebook un'immagine del campo di sterminio di Auschwitz sostituendo alla scritta Arbeit macht frei ("Il lavoro rende liberi") uno degli slogan più in voga tra negazionisti e no vax. Ebbene, dopo l'ennesima "sparata" Gargioni è stato sospeso: a deciderlo il Ministero dell'Istruzione, che ha giudicato l'accostamento tra il certificato verde e il tristemente famoso campo di sterminio inaccettabile. Già lo scorso anno il preside si era "fatto notare" inviando una circolare in cui sosteneva che non era obbligatorio – per gli alunni – indossare una mascherina, contraddicendo apertamente quanto era stato scritto nero su bianco nel dpcm del 3 novembre 2020, a seguito dell'impennata dei contagi e dei conseguenti focolai nelle scuole. In quel caso il dirigente scolastico era stato "perdonato". Stavolta, invece, no.

L'ennesima frase "sopra le righe" non è passata inosservata ed ha suscitato non poche critiche in primis tra i colleghi dirigenti scolastici della provincia di Ferrara, in 22 dei quali hanno scritto una lettera: "È un errore che non ammette scusanti, vogliamo dirlo con chiarezza. Certo, si può sbagliare, ma occorre riconoscerlo senza esitazioni". Cosa che non ha fatto invece Gargioni, che si è limitato a cancellare il post incriminato dal suo profilo Facebook evidentemente nella speranza che nessuno nel frattempo l'avesse notato.

Proprio i suoi colleghi invece sono andati all'attacco: "Lontanissimi dall’idea che i dirigenti scolastici debbano esprimersi con una voce sola o dalla volontà di limitare il diritto di parola e di critica, non possiamo non prendere nettamente le distanze dall’ultima iniziativa del collega Stefano Gargioni. Quando l’approssimazione scientifica, la falsificazione storica e il desiderio di protagonismo arrivano al punto di postare fotomontaggi pesantemente offensivi, lesivi della memoria di una tragedia come quella dei campi di sterminio, non possiamo accettare di essere accomunati a tali espressioni anche solo per il nostro silenzio". E poi: "Il contrasto e il superamento dell’abominio nazifascista sono all’origine della nostra democrazia e della nostra Repubblica; dovremmo saperlo bene, in quanto dirigenti; e non può dimenticarlo chi ha contribuito ad intitolare l’istituto che dirige a Giorgio Perlasca. Non abbiamo la presunzione di parlare a nome di tutti i colleghi, ma sicuramente i dirigenti scolastici ferraresi pensano e agiscono in tutt’altro modo, con rispetto, comprensione ed equilibrio, necessari sempre, ma più che mai in un momento così impegnativo per tutto il Paese".

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