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Omicidio Agata Scuto

Scomparsa da 8 anni, la telefonata anonima: “Non è mai uscita da casa, guardate in cantina”

“Agata non è scomparsa, le è successo qualcosa fra le mura di casa, da lì non è mai uscita. Guardate in cantina”. Questo il contenuto di una telefonata anonima che getta angosciosi dubbi sulla sorte di Agata Scuto, ventiduenne disabile di Acireale (Catania), scomparsa nel nulla nel 2012 e mai più ritrovata. Da otto anni Agata è scomparsa, ma la famiglia, che ha ritirato la denuncia, continua a ricevere la sua pensione.
A cura di Angela Marino
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"Agata non è scomparsa, le è successo qualcosa fra le mura di casa, da lì non è mai uscita. Guardate in cantina". Questo il contenuto di una telefonata anonima che getta angosciosi dubbi sulla sorte di Agata Scuto, ventiduenne disabile di Acireale (Catania), scomparsa nel nulla nel 2012 e mai più ritrovata. Lei non c'è più, ma la sua pensione d'invalidità, 280 euro, continua a essere erogata e ritirata dalla famiglia, che non ha altre entrate. Come mostra il servizio di Francesco Paolo Del Re, che ha indagato per Chi l'ha visto, questa storia ruoterebbe tutta intorno ai soldi di Agata. Per soldi, racconta il compagno della madre, Agata litigava con i fratelli. Con quei soldi, la ragazza manteneva la famiglia. "Sapeva contarli, li teneva nel borsellino e non voleva farli toccare a nessuno", ricorda sua madre, che davanti alle telecamere di Rai3 ha accettato di aprire le porte di quel seminterrato che, secondo la lettera anonima ricevuta dalla redazione del programma, nasconderebbe la ragazza scomparsa. Vuoto, buio, sporco, con le ragnatele che pendono dal soffitto, il misterioso scantinato, così come mostrato dalla famiglia, nasconde solo polvere e un vecchio divano liso. Della ragazza scomparsa, nessuna traccia.

Agata, ventidue anni, di cui diciotto passati in collegio, aveva un braccio e una gamba offesi. Per questo nel 2012 si era vista riconoscere dall'INPS una pensione d'invalidità e aveva ricevuto anche gli arretrati per la somma di 13mila euro. Una cifra consistente per la famiglia, dove nessuno lavora e dove c'è bisogno di soldi. Nei giorni che precedono la scomparsa la ragazza fa spese, va al centro commerciale a comparare felpe e jeans. Tiene gelosamente custodito il suo portafogli. Poi, un giorno, scompare lasciando a casa i vestiti nuovi e portando con sé solo il libretto della pensione e un documento. La famiglia sporge denuncia, ma poi la ritira. "Mi hanno detto che l'avevano vista e così ho ritirato la denuncia, pensando che tornasse. Gli anni sono passati ma non è mai tornata".

Agata Scuto non solo non ritorna, ma tocca più quella piccola entrata che la rendeva indipendente, non rinnova i documenti, non dà segni di essere ancora in vita. "Neanche una notizia di questa ragazza, niente, come quando qualcuno viene inghiottito dalla terra" ammette la madre. Dalla cameretta che divideva col fratello i vestiti, come mostra il servizio di Chi l'ha visto, sono spariti, così come ogni altro oggetto appartenuto alla ragazza. "Dove è andata? Può essere che una figlia si dimentica di una mamma? – dice ancora sua madre – Di quattro figli è l'unica che mi ha dato questo dispiacere". Un'ipotesi, però, la famiglia ce l'ha: Agata sarebbe scappata con un ragazzo che oggi la manterrebbe. "Si vede che vive bene, non ha bisogno di niente", commenta la madre. Secondo quanto i parenti stessi avevano affermato, però, Agata non usciva mai di casa da sola e non aveva rapporti sociali fuori dalla famiglia. "Se torni a casa ti faccio stare con me, non ci sono problemi", ha detto la madre nell'appello rivolto ad Agata.

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