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Sardegna, si ubriacano durante la sagra e dimenticano tra la folla il figlio di un anno

Protagonista della singolare storia una giovane coppia di genitori sardi, entrambi 24enni. Portato in caserma con la compagna, l’uomo ha anche aggredito i carabinieri e per lui sono scattate anche le manette per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Insieme alla donna è indagato invece per abbandono di minore e ubriachezza molesta.
A cura di Antonio Palma
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Avevano deciso di trascorre la serata partecipando ad una nota sagra della zona ma durante l'evento hanno alzato un po' troppo il gomito finendo per dimenticarsi del figlioletto di appena un anno che avevano portato con loro alla festa di paese. Protagonista della singolare storia una coppia di genitori sardi originari di Cagliari ma residenta a Villasor, nella provincia del Sud Sardegna. L'episodio nella notte tra sabato e domenica, intorno alla mezzanotte, tra le stradine del comune di San Sperate, sempre nel Sud Sardegna. In città infatti era in corso la 58esima edizione della Sagra della pesca e presi dal bere i due genitori avrebbero dimenticato tra la folla il piccolo, seduto e legato nel passeggino. A lanciare l'allarme sono stati molti dei presenti alla sagra che, notando il piccolo da solo per diversi minuti, hanno deciso di allietare le forze dell'ordine.

Sul luogo sono accorsi in pochi minuti i carabinieri della locale stazione che, accertato il fatto, hanno preso in carico il piccolino e se ne sono presi cura. Poco dopo sul posto però sono accorsi anche i genitori che  in evidente stato di ubriachezza, hanno assicurato di non aver dimenticato il piccolo, spiegando di averlo lasciato lì per poco tempo e solo per fare una commissione poco lontano. I due, entrambi 24enni e già conosciuti alle forze dell'ordine per piccoli episodi, sono stati così invitati dai militari a seguirli in caserma per dare spiegazioni del loro comportamento.

Qui però le cose sono peggiorate perché un volta informato dai carabinieri che sarebbero state adottate misure adeguate a tutela del bambino, il padre è andato su tutte le furie aggredendo anche alcuni militari dell'arma presenti. Come ricostruito dagli stessi carabinieri, l'uomo ha sferrato un calcio ad una presa di corrente, danneggiandola, ed ha aggredito un Appuntato provocandogli lesioni al braccio, fortunatamente non gravi. Per lui così sono scattate le manette per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato ed è finito ai domiciliari in attesa del processo. Il 24enne deve rispondere però anche dei reati di abbandono di minore e ubriachezza molesta assieme alla compagna indagata in stato di libertà. Il bambino intanto è stato provvisoriamente affidato ai nonni con segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari.

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