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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Sarah Scazzi, è in arrivo la sentenza. “Sabrina in carcere con gli incubi”

I giudici chiamati a pronunciare la sentenza di primo grado per il processo relativo all’omicidio di Sarah Scazzi sono chiusi in camera di consiglio da lunedì e a ore potrebbero dare il loro verdetto. L’attesa di Sabrina e di Cosima in carcere.
A cura di Susanna Picone
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I giudici chiamati a pronunciare la sentenza di primo grado per il processo relativo all’omicidio di Sarah Scazzi sono chiusi in camera di consiglio da lunedì e a ore potrebbero dare il loro verdetto. L’attesa di Sabrina e di Cosima in carcere.
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I giudici di Taranto chiamati a decidere il destino di Sabrina Misseri, Cosima Serrano e degli altri imputati nel processo per la morte della piccola Sarah Scazzi sono chiusi da lunedì scorso in camera di consiglio. Presto pronunceranno il loro verdetto e Sabrina e Cosima, rispettivamente cugina e zia della ragazzina uccisa, sapranno se saranno condannate all’ergastolo, come chiesto dall’accusa. Secondo quanto scrive Repubblica l’attesa di Sabrina Misseri in carcere è fatta di incubi, urla, e speranza che qualcuno possa convincersi che non è stata lei a uccidere sua cugina Sarah. Sabrina dorme poco, di notte urla, non fa che rileggere in continuazione la memoria del suo avvocato. La memoria di una persona che le crede e che la rende felice.

Lei, Sabrina, ripete di non essere l’assassina di Sarah Scazzi, di essere innocente. “Mi fa impazzire pensare che la gente mi creda un’assassina”, dice da dietro le sbarre. Afferma di voler bene a Sarah e di voler dire anche a sua zia che lei è innocente. L’imputata condivide la cella con sua madre Cosima, anche lei accusata della morte della ragazzina e in attesa della sentenza della Corte. La moglie di Michele Misseri, continua il quotidiano, vive però il carcere in maniera diversa da sua figlia. Cosima guarda continuamente la televisione, segue tutte le trasmissioni dove si parla del delitto di Avetrana e alza il volume per capire meglio, “ha la sua lista dei buoni e dei cattivi”.

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