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Sanremo, aggressione omofoba al vicepresidente Arcigay: “Non è una bravata, è odio”

A Sanremo una coppia gay è stata aggredita da tre uomini ubriachi. Marco Antei, presidente di Arcigay Imperia, denuncia l’episodio come omofobo e chiede una legge nazionale contro l’odio e un impegno concreto da parte delle istituzioni.
A cura di Davide Falcioni
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Un episodio grave e inquietante ha scosso la comunità LGBTQ+ del Ponente ligure. Venerdì 6 giugno, intorno alle 21, sul lungomare Italo Calvino di Sanremo, nei pressi del parco dei cani, una coppia di uomini è stata vittima di un’aggressione omofobica. A renderlo noto è Marco Antei, presidente di M.I.A. Arcigay Imperia, che ha denunciato pubblicamente l’accaduto attraverso una nota stampa.

Secondo quanto riportato da Antei, la coppia – composta dal vicepresidente dell’associazione, Gianfranco Testa, e dal suo compagno – è stata avvicinata da tre individui ubriachi. Gli uomini avrebbero iniziato a rivolgere loro insulti violenti e omofobi, con epiteti espliciti, tentando poi un’aggressione fisica che ha costretto le vittime alla fuga. Per fortuna, riferisce il presidente, i due sono riusciti a mettersi al riparo senza riportare danni fisici, ma l’episodio, sottolinea con fermezza, "resta grave e inaccettabile".

Marco Antei
Marco Antei

Nel comunicato, Antei non si limita a raccontare i fatti, ma lancia un forte grido d’allarme sul clima che si respira anche in una città come Sanremo, da sempre considerata aperta e accogliente. Il presidente dell’associazione parla di una "crescente ostilità" nei confronti delle persone LGBTQ+, una realtà che, a suo dire, non può più essere ignorata.

"Chiediamo con forza – si legge nella dichiarazione – l’approvazione di una legge nazionale contro l’omolesbobitransfobia, che riconosca e punisca questi comportamenti con la dovuta fermezza". Antei chiede anche un impegno concreto da parte della politica, locale e nazionale, affinché non si limiti più a rimandare o a rimanere ambigua di fronte a simili episodi. L’urgenza, aggiunge, è anche educativa: servono programmi strutturati nelle scuole, capaci di promuovere il rispetto delle differenze e l’affettività in tutte le sue forme, comprese quelle omoaffettive.

Il presidente di Arcigay Imperia ha inoltre chiesto una presa di posizione pubblica e netta da parte dell’amministrazione comunale di Sanremo e del sindaco, riconoscendo come in passato non siano mancate aperture e segnali di vicinanza, ma ritenendo necessario un impegno più incisivo e visibile.

Nel frattempo, l’associazione ha avuto un contatto diretto con le forze dell’ordine, che – come confermato – sarebbero intervenute prontamente dopo la segnalazione. All’arrivo delle volanti, tuttavia, gli aggressori si erano già dileguati, rendendo al momento impossibile identificarli. Antei ha concluso: "Quanto accaduto non è una bravata. È un’aggressione motivata dall’odio, dall'invidia e dall'ignoranza. E noi non abbiamo alcuna intenzione di far finta di niente".

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