Salvati durante un’escursione in montagna, ora rischiano una multa salata: cosa è successo a due 18enni

Un imprevisto che avrebbero potuto pagare ad un prezzo ancora più alto. Lunedì scorso, due 18enni originari di Padova sono stati salvati sulle creste del Monte Schiara, situato nelle Dolomiti meridionali di Zoldo nel bellunese. I giovani erano andati a fare un'escursione, ma, a causa di un'abbondante nevicata, sono rimasti bloccati al Bivacco Marmol, a più di 2mila metri di altezza.
Intorno alle 9:15, i ragazzi hanno chiamato il Soccorso alpino, intervenuto con un elicottero partito da Pieve di Cadore. Le condizioni atmosferiche avverse, in particolare le nuvole basse, hanno impedito l'avvicinamento del velivolo, obbligando i due soccorritori a scendere a Forcella Nerville. Da lì, il personale sanitario ha camminato per raggiungerli.
Intanto, però, i due ragazzi hanno incontrato alcuni escursionisti, che si sono offerti di aiutarli e d'accompagnarli a valle. Mentre questi raggiungevano il rifugio Settimo Alpini, il Soccorso Alpino era diretto al rifugio Bianchet, luogo in cui sono stati contattati nuovamente dai giovani: il loro aiuto non era più richiesto.
Per fortuna non ci sono stati feriti, ma non è finita qui: il Servizio sanitario di urgenza-emergenza medica (Suem) ha precisato che i due padovani rischiano di pagare un conto molto salato: 90 euro per ogni minuto di volo dell'elicottero. Il motivo? Il servizio prestato tramite elisoccorso non è stato necessario per il salvataggio dei due escursionisti: in caso di procurato allarme, infatti, i costi dell'assistenza aumentano sensibilmente.
Inoltre, il Corpo Nazionale del Soccorso alpino e speleologico ha colto l'occasione per ricordare che, soprattutto sul versante nord, persiste il clima invernale, con nevicate e temperature fredde. Per questo motivo, è necessario essere vestiti e attrezzati a dovere.