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Salame Fiorucci ritirato dai supermercati: rischio Escherichia Coli

Il prodotto ritirato dall’azienda dopo che alcuni controlli di routine hanno trovato tracce di Escherichia coli in alcuni campioni.
A cura di A. P.
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Dopo il budino della Cameo nuovo caso di ritiro di alimenti dal mercato. Questa volta ad essere ritirato dai banchi frigo dei supermercati è il salame confezionato dalla Fiorucci dopo che in alcuni campioni del prodotto sono state trovate tracce del batterio Escherichia coli. Nel dettaglio il ritiro riguarda il salame qualità milano tagliato a fette, e nello specifico i lotti ritirati sono il numero 2014 (confezione da 50 grammi con scadenza 21 aprile 2014) e il numero 2114 (confezioni da 60 e 70 grammi con scadenza 6 maggio 2014). Il ritiro è stato deciso dalla stessa azienda produttrice che detiene il marchio Fiorucci, la Campofrío Food Group, dopo che alcuni controlli di routine svolti in Austria hanno evidenziato il problema. Il salame confezionato sottovuoto in Italia, infatti, è stato distribuito oltre che nel nostro Paese anche in Austria, Malta, Belgio e Paesi Bassi. Si tratta di un ritiro a scopo precauzionale visto che il batterio è stato riscontrato solo in percentuale minima in uno dei campioni analizzati, ma l'attenzione sul problema resta alta.

L'Escherichia Coli infatti può causare fastidi come nausea e diarrea, ma in alcuni ceppi più violenti può determinare problemi di salute ancora più gravi. Come ricorda il Fatto Alimentare, qualche tempo fa ad esempio un batterio dello stesso ceppo aveva contaminato germogli di fieno greco e causato in Germania una cinquantina di decessi. Da allora in Europa è massima allerta sul problema con controlli continui sui prodotti a base di carne o formaggi.

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