Sacchi con teste di cinghiali e resti di animali nel torrente: “Crisi idrica, gesto sconsiderato”

Ben otto di sacchi abbandonati sotto un ponte con dentro teste di cinghiali e altri resti di animali macellati, è l’incredibile scoperta fatta dalle guardie ecologiche volontarie marchigiane nel territorio del comune Urbania, in provincia di Pesaro e Urbino. A rinvenire gli strani sacchi sotto un ponte sulla provinciale 81 sono stati alcuni escursionisti che hanno deciso quindi di segnalare lo strano ritrovamento alle guardie.
Sul posto, all’altezza del ponte di San Paterniano detto anche ponte di Visani, sono intervenute le guardie ecologiche che effettivamente si sono imbattute nei sacchi, scoprendo che all’interno vi erano resti di ungulati macellati e abbandonati. Gli scarti sono risultati essere di macellazione di cinghiali, come dimostra il ritrovamento di due grosse teste di cinghiali.

Qualcuno in pratica, dopo aver macellato i cinghiali, probabilmente senza avvertire nessuno, ha pensato di sbarazzarsi dei resti semplicemente nell’alveo del torrente Bottrina, a ridosso della foresta demaniale di monte Vicino. Un atto sconsiderato visto che le acque di quel torrente alimentano anche i pozzi dei residenti fino ad Urbania.
"Da un controllo diretto sul posto sono risultati scarti di macellazione di cinghiali; tra cui due grosse teste di suinidi. Il rilievo è stato fatto con le dovute attenzioni previste nel caso di eventuale presenza del virus della peste suina africana" spiegano le Guardie Volontarie che hanno allertato i carabinieri forestali per le opportune verifiche oltre al servizio veterinario dell’Asur di Fano
"Un Un gesto veramente rimarchevole quello dell’abbandono dei scarti, che penalizza tutta la categoria dei seguaci di Diana, anche alla luce della scarsità idrica che stiamo vivendo" hanno aggiunto le guardie volontarie, spiegando: "Non è stato semplice arrivare al torrente ed estrarre i sacchi lì gettati dal ponte. L’indagine sui fatti saranno condotte dai carabinieri forestali di Carpegna intervenuti, quella sulla Psa dai veterinari di Urbino che hanno recuperato tre milze da analizzare, dal veterinario del Cras per scoprire eventuali metodi di uccisione e ai fini amministrativi dalle Gev”.