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Sacchetti di plastica al supermercato, dal 1 gennaio saranno biodegradabili e a pagamento

Con l’approvazione alla Camera della legge di conversione del decreto legge mezzogiorno, dal 1 gennaio 2018 i sacchetti dei supermercati saranno biodegradabili e a pagamento. La norma riguarderà banconi ortofrutta, pescheria, macelleria.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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immagine di repertorio
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A partire dal 1 gennaio 2018 chi acquisterà un prodotto al banco della gastronomia del supermercato, a quello della macelleria, della pescheria o dell'ortofrutta dovrà pagare un piccolo sovrapprezzo. Infatti i sacchetti di plastica presenti al supermercato dovranno essere biodegradabili e a pagarli sarà il cliente una volta arrivato alla cassa. Questo è quanto stabilito con l’approvazione alla Camera della legge di conversione del decreto legge mezzogiorno. La nuova normativa definisce le nuove disposizioni per tutte le buste con spessore inferiore ai 15 micrometri e conferma anche le regole per gli shopper monouso biodegradabili per asporto merci.

Cosa prevede alla norma

“A partire dal 1° gennaio 2018 le buste con spessore della singola parete inferiore ai 15 micron, con o senza manici, utilizzate per trasportare e/o asportare merci, per igiene e/o come imballaggio primario di prodotti alimentari quali carni, pesce, prodotti da forno e di gastronomia, frutta e verdura dovranno essere biodegradabili e compostabili secondo lo standard internazionale UNI EN 13432”.

Questo è quanto si legge nel comunicato Assiobioplastiche che riporta la normativa. Quindi i sacchetti dei settori alimentari interessati dovranno tutti essere certificati da parte di enti accreditati. Inoltre i sacchetti biodegradabili, comprese le buste della spesa, dovranno contenere almeno il 40% di materia prima rinnovabile. Una percentuale che aumenterà con il tempo: nel 2020 al 50% e dall’anno successivo al 60%. I nuovi sacchetti non saranno gratis ma, così come gli stopper per asporto merci, sarà il cittadino a pagarli e il prezzo “dovrà risultare dallo scontrino o dalla fattura di acquisto delle merci”.

Sanzioni previste dalla legge

Per quanti decidessero di non rispettare la legge sono previste delle sanzioni. Infatti un sacchetto, nei reparti del supermercato interessati, che con diciture o altri mezzi risultasse al di fuori della normativa e che fosse sprovvisto anche di uno solo dei requisiti cumulativi previsti, rappresenterà un’elusione e le relative sanzioni potranno arrivare alla somma 100.000 euro.

Il presidente Assiobioplastiche, Marco Versari, ha dichiarato “Con questa legge giunge a sua naturale conclusione un percorso virtuoso nel settore della bioeconomia e dell’economia circolare che fa dell’Italia un modello per tutta l’Europa. E’ stato un cammino lungo, a tratti tortuoso, affrontato con la lungimiranza della buona politica e la tenacia della collaborazione instaurata tra policy maker, filiera della chimica verde e stakeholder della società civile. Questa è l’Italia di cui dobbiamo essere fieri: l’Italia che innova all’insegna di nuovi paradigmi produttivi in grado di coniugare ambiente e sviluppo, protezione del capitale naturale e creazione di posti di lavoro”.

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