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Roma, lo Stato non paga l’affitto: poliziotti sfrattati o in alloggi fatiscenti

Dal 1 gennaio il commissariato Flaminio Nuovo non esisterà più. Poi toccherà a Vescovio, Sant’Ippolito, Tuscolano e via via tutti gli altri. Questo perchè gran parte dei palazzi dove alloggiano poliziotti ma anche carabinieri appartengono a privati che ora, con lo Stato moroso, ne pretendono la restituzione.
A cura di Biagio Chiariello
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I poliziotti finiscono per strada a Roma. Come scrive Il Fatto Quotidiano 10 su 29 commissariati della Polizia capitolina sono sotto sfratto esecutivo, per finita locazione o perché la Prefettura ha smesso da tempo di pagare l’affitto per sedi e alloggi. Gran parte dei palazzi dove alloggiano gli agenti, appartengono a privati. Con lo Stato moroso, ora ne pretendono la restituzione. Succede, ad esempio,  al Flaminio Nuovo –  un palazzo peraltro fatiscente, con alloggi consumati e sverniciati (i bagni in alcuni casi sono privi persino della catenella dello sciacquone)  e un rischio blackout continuo vista la 125 di corrente – i poliziotti saranno sfrattati il 1° gennaio. Poi toccherà a Vescovio, Sant’Ippolito, Tuscolano e via via tutti gli altri.

Il problema degli alloggi collettivi – scrive Il Fatto – era noto da tempo ed è esploso alla fine dell’anno scorso con l’arrivo di 455 agenti di rinforzo motivato da esigenze di ordine pubblico della Capitale. I  2.064 posti letto per le forze di polizia erano pieni. Alcuni hanno preso il posto di colleghi anziani che li detenevano per problemi economici o familiari, altri sono stati sparsi tra San Lorenzo eNomentano. Duecento sono finiti alla Scuola dei Vigili del Fuoco delle Capannelle, che chiude di notte e non ha un’armeria: per un mese si sono spostati per le strade di Roma senza l’arma d’ordinanza. Altri 78 sono stati alloggiati in tre alberghi. “Abbiamo speso 35mila euro per i pernottamenti, molto meno dei costi che avevamo preventivato”, spiega Pasquale Fiocco, dirigente dell’Ufficio tecnico logistico della Questura di Roma.

Il problema è stato affrontato anche in campagna elettorale da Ignazio Marino. Il sindaco, come ricorda un altro articolo di Repubblica, a pochi giorni dal voto disse: "Le risorse per la sicurezza possono essere individuate in questa città: ci sono 29 commissariati che sono ospitati in stabili di proprietà privata e per le quali lo Stato paga di affitto 14,5 milioni di euro all'anno, quindi oltre 70 milioni di euro in una consiliatura. Da sindaco  –  sottolineò Marino  –  la prima cosa che farò, dato che abbiamo 19 luoghi che potrebbero essere messi immediatamente a disposizione delle forze di polizia perché appartengono al Comune, dirò al Ministero dell'Interno di utilizzare queste strutture in cambio di un numero di volanti e di risorse umane maggiore".

Ora si sta provando a rimediare, magari utilizzando strutture demaniali vuote, considerando che l’amministrazione dello Stato abbonda di immobili inutilizzati.  "I beni demaniali anziché essere ceduti  –  ha spiegato Filippo Bertolami, segretario regionale per il Lazio del sindacato di polizia Anip Italia Sicura  –  dovrebbero essere oggetto di investimenti per ristrutturazioni in modo da collocarvi proprio gli uffici di polizia e gli alloggi che attualmente sono in strutture private, spesso fatiscenti e con ingenti costi per affitti e manutenzioni. Questo comporterebbe un risparmio di almeno 200 milioni di euro annui". Anche perchè, scrive ancora Il Fatto, Quotidiano, "lo Stato, dalla sua, ci mette poco o nulla: nella legge di bilancio 2012 era previsto un contributo di 11,7 milioni per costruire nuovi alloggi per il personale di polizia ma sono spariti nelle variazioni 2013 e fino al 2015 questa posta di bilancio è pari a zero".

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