Roberta Siragusa, incendiata e distrutta l’edicola votiva in memoria della 17enne: “Gesto ignobile”
"Un gesto ignobile" così il comune di Caccamo ha descritto il terribile episodio avvenuto nelle scorse ore nella cittadina del Palermitano dove anonimi hanno preso di mira, dato alle fiamme e distrutto l'edicola votiva in memoria di Roberta Siragusa, la 17enne uccisa due anni fa e per la cui morte è stato condannato il fidanzato Pietro Morreale.
Un gesto ancora più terribile perché avvenuto nel luogo in cui la notte del 24 gennaio 2021 venne ritrovato il corpo privo di vita della ragazza e a pochi giorni dalla condanna all'ergastolo per Pietro Morreale da parte dei giudici della seconda sezione della Corte d'assise di Palermo.
I responsabili del gesto hanno agito nella notte tra lunedì e martedì, raggiungendo l'edicola realizzata sul Monte Rotondo in memoria di Roberta Siragusa e distruggendola completamente col fuoco.
"Con un gesto ignobile, qualcuno nella scorsa notte ha tentato di cancellare la memoria di Roberta Siragusa. Sono, siamo scossi e sgomenti per l'accaduto" hanno fatto sapere il Sindaco di Caccamo Franco Fiore e la Giunta Municipale, esprimendo profondo rammarico nell'aver appreso dell'atto. "A Iana, Filippo e Dario la nostra solidarietà" aggiungono dall'amministrazione locale.
Dell'episodio sono state informate le forze dell'ordine e la magistratura palermitana che hanno aperto un'inchiesta per accertare fatti e responsabilità. "Siamo certi che le Forze dell'Ordine assicureranno alla giustizia gli autori di tanta crudeltà" ha dichiarato il sindaco che, dopo aver appreso di quanto accaduto, ha immediatamente chiamato telefonicamente la famiglia di Roberta per esprimere la propria solidarietà.
L'edicola votiva scolpita nella pietra era composta semplicemente da una nicchia sopra ad alcuni scalini dove trovava posto una foto della 17ene uccisa con accanto dei fiori e una madonnina ma i responsabili del gesto hanno bruciato tutto lasciando solo dei tizzoni anneriti e scrivendo l'ennesima pagina di questa triste vicenda. Il comune ha già assicurato di voler ripristinare subito la struttura.
