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L'omicidio di Roberta Ragusa

Roberta Ragusa, il ciclista-testimone: “Vidi una donna in pigiama”

Il quotidiano “La Nazione” riporta le parole dell’avvocato dell’uomo che aveva detto di aver visto una donna, la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012, uscire di casa in pigiama. Il presunto testimone è ora in carcere perché accusato di maltrattamenti in famiglia.
A cura di Susanna Picone
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L’ultima persona interrogata dagli inquirenti in merito alla scomparsa di Roberta Ragusa e che aveva detto di aver visto una donna in pigiama la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 è stata Filippo Campisi, un vigile del fuoco di Gello. Un testimone che ha raccontato di aver visto una donna, non si è detto sicuro della sua identità, uscire da casa Logli quella notte e, in pigiama, salire su una vecchia jeep. Ma il quotidiano La Nazione riporta oggi anche le parole dell’avvocato di un uomo che è stato arrestato dopo aver fornito la sua testimonianza sul caso Ragusa. Un uomo che è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia in danno al padre e che forse per questo non sarebbe stato ritenuto credibile dagli inquirenti. Il suo difensore però ribadisce quanto avrebbe visto il suo assistito: “Altro che chiacchiere da bar riportate per conto terzi, il mio assistito sostiene davvero di aver visto lui, la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, una donna in pigiama in mezzo alla strada a Gello, davanti alla casa dei Logli”.

Una donna in pigiama in mezzo alla strada – L’avvocato ricorda che il suo assistito fu intervistato “suo malgrado” dalla trasmissione televisiva “Quarto Grado” alla quale non sarebbe stata data alcuna autorizzazione di mandare in onda la sua voce e quelle immagini. Il presunto testimone disse di essere sicuro di aver visto una donna in pigiama vicino a un’auto con i fari accesi: “Sono sicurissimo – aveva detto – faceva un freddo cane, era dieci all’una, sarà stato un quarto, non prima non dopo. Lei mi ha attraversato la strada in diagonale e ho visto questa signora con il pigiama. Stavo per buttarmi nella corsia di sinistra per farla attraversare. Fatto sta che lei si è fermata a mezza corsia e poi io ho visto i fanali dietro e stava arrivando una macchina, mi è toccato buttarmi a destra”. Un racconto che l’uomo ha fatto ai giornalisti e ha ripetuto al pm che lo ha interrogato – scrive La Nazione – prima da solo e poi insieme al vigile del fuoco Campisi.

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