Rissa fuori dallo stadio a Bari durante la partita: tre arresti, anche il padre del bambino in lacrime

Un pomeriggio di sport si è trasformato in uno scenario di violenza all’esterno dello stadio San Nicola di Bari, dove domenica, durante l’intervallo della partita di Serie B Bari-Pisa, è esplosa una violenta rissa che ha portato all’arresto di tre uomini. Tra loro anche il padre di un bambino visibilmente sotto shock, le cui lacrime – riprese in un video diventato virale – hanno scosso l’opinione pubblica e acceso i riflettori sulla vicenda.
Secondo quanto ricostruito dalla Digos, tutto ha avuto origine da una lite degenerata rapidamente in un brutale pestaggio. Il padre del piccolo, uno degli arrestati, avrebbe sferrato un violento pugno a un altro tifoso, facendolo crollare a terra e continuando a colpirlo fino all’intervento dei presenti. Un’aggressione feroce e improvvisa, che ha innescato una catena di ulteriori violenze.
Pochi minuti dopo, infatti, l’uomo si è ritrovato bersaglio di una rappresaglia: circondato da almeno quattro persone, è stato preso a calci e pugni in un parcheggio adiacente alla curva nord. Una scena che si è consumata in pochi istanti, nascosta alla vista di molti da un veicolo parcheggiato, ma perfettamente documentata dalle telecamere a circuito chiuso.
In quel momento, suo figlio, testimone incolpevole e traumatizzato della scena, si trovava nelle immediate vicinanze. È proprio verso di lui che l’uomo cerca rifugio una volta riuscito a divincolarsi dai suoi aggressori. Ma la tregua è solo apparente. Un attimo dopo, altre due persone si avventano su di lui. Tra questi, anche l’uomo che aveva ricevuto il primo pugno, ora risollevato e deciso a restituire il colpo. La spirale di violenza sembra non avere fine, fino all’intervento risolutivo della Polizia di Stato che riesce a bloccare l’ennesimo pestaggio e a fermare uno dei protagonisti sul posto.
I tre uomini, di 33, 41 e 49 anni, sono stati arrestati con l’accusa di rissa pluriaggravata e condotti in carcere. La loro identificazione è avvenuta grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere e al lavoro incrociato della Digos, che ha chiarito i contorni di una vicenda che, nei primi momenti, era stata raccontata solo attraverso le immagini parziali di un video circolato sui social.
Il video amatoriale mostrava soltanto una parte dell’accaduto: l’uomo aggredito accanto al figlio impietrito e in lacrime. Ma la verità, come spesso accade, è più complessa. Dalle immagini complete è emersa una sequenza ben più articolata di azioni e reazioni, di violenza gratuita e assenza totale di controllo.
Tutto è accaduto mentre un gruppo di tifosi, abbandonata la curva durante l’intervallo, si stava dirigendo verso la porta 1 dello stadio per una contestazione organizzata contro la società. Altri, invece, erano rimasti nel parcheggio. Ed è proprio lì che la tensione, covata forse da rancori precedenti o da futili motivi, è esplosa in maniera incontrollabile.
Ora gli inquirenti indagano per fare piena luce sulla vicenda. La Procura di Bari ha aperto un fascicolo e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. Intanto, resta l’immagine più dolorosa di tutte: quella di un bambino in lacrime, costretto ad assistere impotente a una scena che nessun minore dovrebbe mai vedere, tanto meno vivere così da vicino.
Un episodio che lascia l’amaro in bocca e pone interrogativi profondi su cosa resti del senso di responsabilità, della cultura sportiva e del ruolo degli adulti, soprattutto quando si trovano accanto ai propri figli.