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Rezza: “Somministrazione di vaccini diversi dà risposta migliore, nei prossimi anni la faremo tutti”

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute ha spiegato, durante la consueta conferenza stampa del venerdì, che la vaccinazione a “ciclo misto” dà “una risposta immune più forte” secondo diversi studi. E non solo: secondo Rezza “regimi misti li faremo probabilmente tutti, perché si renderanno disponibili nuovi vaccini basati su altre piattaforme tecnologiche nei prossimi anni”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La vaccinazione eterologa, ovvero la somministrazione di un vaccino diverso come richiamo rispetto alla prima dose ricevuta, fa discutere. L'Aifa ha dato il via libera alcuni giorni fa per gli under 60 dopo la decisione di non effettuare il richiamo con il vaccino AstraZeneca, e diversi studi sembrerebbero provare una maggiore efficacia della vaccinazione mista. Nel frattempo, però, c'è chi chiede di ricevere anche la seconda dose del prodotto della casa farmaceutica anglosvedese. Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha risposto alle domande di chiarimento durante la consueta conferenza stampa del venerdì, spiegando che i dati sulla vaccinazione eterologa sono ottimi e che in futuro sarà una pratica molto diffusa.

Il ministero della Salute con una circolare "ha raccomandato l’uso di AstraZeneca preferenzialmente al di sopra dei 60 anni, questa raccomandazione non è mai cambiata", ha messo subito in chiaro Rezza. "Raccomandarlo se è approvato anche al di sotto non vuol dire vietarlo, la raccomandazione però ha un suo valore e non è cambiata". L’Ema "ha fatto un buon documento sul rapporto tra benefici e rischi". Perché "quando l’incidenza è molto elevata il rischio di mortalità è molto alto – ha spiegato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute – se l’incidenza si abbassa le fasce di età meno colpite non hanno più quei vantaggi che avrebbero avuto da quel vaccino". Perciò "cambiano le norme prescrittive".

Rezza ha sottolineato di essere stato sempre molto favorevole alla somministrazione dei vaccini a Rna ai giovani "perché hanno una maggiore capacità di bloccare la trasmissione dell’infezione". Perciò "se vengono somministrati alle persone che maggiormente tendono a trasmettere l’infezione abbiamo un maggiore beneficio". Tornando all'adozione del "ciclo misto", ci sono "studi in Spagna, l'esperienza inglese, uno studio tedesco", ha elencato Rezza. "Tutti quanti mostrano una risposta immune più forte con il regime misto".

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute ha anticipato che "regimi misti li faremo probabilmente tutti, perché si renderanno disponibili nuovi vaccini basati su altre piattaforme tecnologiche nei prossimi anni". Secondo Rezza presto arriveranno vaccini contro il Covid "basati sulle proteine", per questo "è probabile che molti di noi verranno vaccinati e richiamati con vaccini diversi". Ma attenzione, tutto questo "rientra nella norma", mentre siamo di fronte ad una questione più di principio che altro: "Le persone dicono ho cominciato con quel vaccino ed era pattuito che avrei ricevuto la seconda dose con quel vaccino".

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