Resta impigliata in un macchinario calzaturiero nel Trevigiano: 34enne si procura scalpo nella nuca

Un altro grave incidente sul lavoro ha coinvolto nella mattinata di mercoledì 5 maggio una giovane operaia 34enne impiegata in un'azienda per la produzione di calzature. La donna che lavora per una ditta calzaturiera di Asolo è stata trascinata per i capelli da un macchinario industriale. Immediato l'allarme lanciato dai colleghi della donna che sono riusciti a prevenire il peggio. Il 118 è intervenuto immediatamente per i primi soccorsi del caso.
L'operaia, rimasta gravemente ferita, si è procurata un vero e proprio scalpo nella nuca. La 34enne è stata trasportata e ricoverata all'ospedale San Giacomo di Castelfranco. Secondo le prime indiscrezioni, non è fortunatamente in pericolo di vita, ma sulle sue condizioni di salute si mantiene per ora il massimo riserbo. Spetterà ora alle forze dell'ordine e ai tecnici dello Spisal fare chiarezza sull'esatta dinamica dell'accaduto.
L'incidente avviene poco tempo dopo la tragica morte della giovane Luana avvenuta in un'industria tessile di Prato. La 22enne madre di un bimbo di cinque anni è stata schiacciata da un orditoio durante il suo turno di lavoro. Il suo decesso ha sconvolto l'intero Paese e sul suo caso è stata aperta un'inchiesta con relative indagini sulla sicurezza sul lavoro. Secondo la Procura, sarebbe stata rimossa una rete protettiva dal macchinario. Sono state iscritte due persone al registro degli indagati. In seguito all'incidente mortale è stato proclamato uno sciopero di 4 ore per venerdì 7 maggio. In concomitanza con lo sciopero i sindacati hanno indetto un presidio in piazza delle Carceri dalle 10 alle 12. Tutto per chiedere maggiori garanzie per gli operai.