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Regioni italiane quasi tutte gialle, Lopalco avverte: “Un errore allentare la presa”

Un allentamento delle misure in questo momento potrebbe farci tornare velocemente indietro e per questo è un errore. A dirlo è Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia che ha spiegato di temere il prossimo cambio di colore di numerose regioni italiane che a partire da lunedì 1 febbraio diventeranno gialle. “Io credo che in questo momento stiamo facendo un errore ad allentare la presa. Sono preoccupato”, ha spiegato.
A cura di Chiara Ammendola
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Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia avverte sul prossimo cambio di colore di numerose regioni italiane che a partire da lunedì 1 febbraio diventeranno gialle. "Le misure di un'Italia quasi ‘tutta gialla', in pieno inverno – spiega Lopalco – e con questo livello di circolazione virale, non sono sufficienti. Io credo che in questo momento stiamo facendo un errore ad allentare la presa. Sono preoccupato".

Temo che l'allentamento possa riportarci di nuovo indietro

A partire da lunedì 1 febbraio infatti solo cinque regioni saranno arancioni e per questo Lopalco ha spiegato che finora abbiamo visto che misure più restrittive hanno avuto una maggiore efficacia nel contrasto alla pandemia, pur rilevando che "il Governo sembra avere tutte le buone intenzioni di mantenere una certa fermezza, aumentando per esempio le soglie per passare da un ‘colore’ all’altro "Temo che l'allentamento possa riportarci di nuovo indietro – ha continuato l'epidemiologo nella sua intervista ad AdnKronos – così invece rischiamo di ricominciare a rincorrere l'aumento dei casi, seguendo la corsa del virus invece di anticiparlo".

Per avere un effetto sul virus dobbiamo aspettare il prossimo inverno

E poi è intervenuto sulla campagna vaccinale che, ha spiegato Lopalco, serve "a proteggere i più deboli: mettere in sicurezza le strutture sanitarie e tutelare i fragili". L'epidemiologo ha continuato spiegando che "questi sono gli obiettivi. Serve a mitigare la pandemia. Un effetto sulla circolazione del virus, invece, l'avremo solo nel prossimo inverno, non certo in questa stagione invernale".

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