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Reggio Emilia, lui morto con il cranio sfondato, la moglie in fin di vita: fermato il figlio

Era stato proprio il figlio della coppia, Marco Eletti, 33 anni, a dare l’allarme ieri pomeriggio dopo aver trovato il padre, Paolo, senza vita e la madre agonizzate, accanto a lui. Dopo l’interrogatorio gli inquirenti lo hanno fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio. Nella villetta anche un principio di incendio. Il movente sarebbe economico.
A cura di Giorgio Scura
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SAN MARTINO IN RIO (REGGIO EMILIA) –  È stato fermato il figlio di Paolo Eletti, il 58enne trovato morto nel tardo pomeriggio di ieri a San Martino in Rio (Reggio Emilia) con il cranio sfondato da colpi di martello. Il giovane, Marco Eletti, 33 anni, scrittore di libri thriller e di poesie, è stato fermato per omicidio e tentato omicidio: oltre che di aver ucciso il padre, è accusato infatti anche di aver gravemente ferito la madre, Sabrina Guidetti, ricoverata in coma farmacologico in ospedale.

Il figlio della coppia è stato interrogato da pm e carabinieri che hanno rilevato numerose incongruenze nel suo racconto e lo hanno fermato con l'accusa di aver ucciso il padre e tentato quello della madre.

La vittima presentava profonde ferite alla testa, acconto a lui, sul divano, giaceva la moglie, 54 anni, con ferite ai polsi, che ora lotta tra la vita e la morte. La scoperta era stata fatta intorno alle 17 di ieri, 24 aprile, nella casa in via Magnanini, proprio dal figlio.

Agli investigatori il giovane ha detto che era andato a trovare i genitori ed ha scoperto i due corpi in garage, dando poi immediatamente l'allarme ai soccorritori. La donna presenta ferite da taglio al braccio ed è stata trasportata in ospedale a Reggio Emilia.

Nell'abitazione era in corso anche un principio di incendio, domato dai vigili del fuoco poi fatti intervenire. A svolgere le indagini sono i carabinieri della compagnia di Reggio Emilia, insieme al Nucleo investigativo, coordinati dalla Procura della città emiliana.

I sospetti degli inquirenti si sono subito principalmente concentrati sul figlio, che è stato sentito dai carabinieri del nucleo investigativo della compagnia di Reggio Emilia e dalla pm Piera Giannusa che coordinata le indagini. Viste le numerose incongruenze tra il racconto del giovane e le risultanze delle indagini, in mattinata è scattato il fermo.

Il movente sarebbe, secondo le prime ricostruzioni, legato a questioni di soldi, che avrebbero portato a frequenti liti, l'ultima delle quali, sempre secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe scaturita nell'aggressione che ha provocato la morte dell'uomo e il grave ferimento della moglie. La casa di San Martino in Rio è stata sequestrata.

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