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Rapirono e stuprarono una 20enne in stazione a Milano, identificati dai tatuaggi

I due uomini, cittadini romeni, avvicinarono una loro connazionale che attendeva il fidanzato in stazione.
A cura di A. P.
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Agganciarono con una scusa una ventenne in stazione a Milano fingendo di aiutarla, poi la sequestrarono trascinandola in un casolare abbandonato e abusando sessualmente di lei  per ore. Ora i due responsabili  della violenza, M.S. di 32 anni e S.L.C. di 34anni, sono stati identificati, rintracciati e arrestati dagli agenti del commissariato di polizia di Monza. L’episodio risale al 15 febbraio scorso quando la ragazza, appena giunta a Milano, è stata convinta a fidarsi dei due uomini cadendo nella trappola. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, i due di nazionalità romena avevano agganciato la ragazza loro connazionale alla Stazione Centrale di Milano approfittando del ritardo del suo fidanzato. La donna, infatti, stava ferma alla stazione ferroviaria in attesa del suo ragazzo che ritardava quando i due fingendosi amici si offrirono di darle un passaggio.

Una volta in macchina però per lei è iniziato un incubo. I due invece di accompagnarla a casa immobilizzarono la 20enne e la trascinarono in un casolare abbandonato e poi in un appartamento nel Monzese, dove l’hanno tenuta sequestrata per ore e violentata ripetutamente. A loro si è risaliti grazie ai tatuaggi che la ragazza è riuscita a descrivere ai poliziotti che indagavano sul caso. I due infatti erano già noti alle forze dell'ordine, il 34enne per reati contro il patrimonio e il 32enne proprio per precedenti per violenza sessuale.

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