Raisa trovata morta sul greto del torrente, indagato l’amico: “È caduta, ho avuto paura e sono scappato”

Svolta vicina nel caso di Raisa Kiseleva, la donna di 75 anni trovata morta in avanzato stato di decomposizione il 12 luglio scorso lungo il greto di un torrente a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Sul registro degli indagati è finito un amico della donna, un sessantenne che nel recente passato aveva condiviso l'abitazione con lei pur non avendo nessun rapporto sentimentale.
L'ipotesi della Procura è quella di omicidio volontario ma l'uomo nega fermamente di aver ucciso la donna, parlando di un tragico incidente ma ammettendo di essere scappato e di non aver dato l'allarme.
La morte della donna, originaria della Macedonia del Nord è occupata come badante in Italia, salirebbe al 7 luglio scorso. Stando al racconto dell'amico, quel giorno si era seduta sul muretto che costeggia il torrente Longano e aveva tirato fuori una bottiglia di vino per bere ma lui avrebbe cercato di impedirglielo. In quel frangente la donna avrebbe perso l'equilibrio precipitando per diversi metri nel torrente.
In quel momento, preso dal panico, sarebbe scappato senza avvertire nessuno e la donna è stata rinvenuta senza vita solo diversi giorni dopo. Il corpo, avvistato da alcuni passanti, era già in avanzato stato di decomposizione quando è stato rinvenuto.
Una versione a cui gli inquirenti al momento non credono del tutto e se in un primo momento l'ipotesi era quella di un suicidio o una caduta occidentale, infatti, ora si ipotizza l'omicidio volontario. Una ipotesi a cui si è giunti dopo aver visionato alcuni video delle telecamere della zona e ascoltato alcuni testimoni. Maggiori certezze arriveranno però solo dai risultati dell'autopsia già disposta dal magistrato e che verrà eseguita nei prossimi giorni. Solo così infatti sarà possibile accertare l'esatta causa di morte della donna e stabilire se sia dovuta alla caduta.
Intanto gli inquirenti, dopo aver acquisito i video delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno disposto anche le analisi dei vari cellulari trovati in possesso dell'uomo ora indagato, che sono stati sequestrati e saranno oggetto di perizia tecnica.