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Raid nella stanza del procuratore di Palermo, lettera di minacce sulla scrivania

Sconosciuti sono riusciti a introdursi nel Palazzo di giustizia e a mettere una lettera di minacce sulla scrivania di Roberto Scarpinato.
A cura di Antonio Palma
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Episodio inquietante al palazzo di giustizia di Palermo dove degli sconosciuti si sono introdotti nella stanza del procuratore generale Roberto Scarpinato e hanno lasciato sulla scrivania del magistrato una lettera di minacce anonima. Il fatto sarebbe avvenuto durante la pausa estiva e il procuratore avrebbe scoperto la lettera solo al rientro dalle ferie il 3 settembre scorso. Ad allarmare gli inquirenti sono i toni e i contenuti minacciosi della missiva e soprattutto il fatto che si stato così facile introdursi nella stanza del Procuratore che si trova al primo piano del Palazzo di giustizia di Palermo che nessuno si sia accorto del raid. Sul caso ovviamente è subito scattata un'indagine sulla quale al momento resta uno strettissimo riserbo dei pm. A condurla è la procura di Caltanissetta, competente per il caso, che ha già disposto numerosi affidati agli investigatori della squadra mobile e alla scientifica.

Minacce al Procuratore di Palermo

Come riporta Repubblica, chi scrive lo fa in modo raffinato e a tratti ossequioso mostrando al contempo di conoscere in modo approfondito sia abitudini e luoghi frequentati dal procuratore generale sia le attività investigative del Pg. L'anonimo infatti invita il magistrato a fermare le sue indagini, ricordandogli: "Possiamo raggiungerti ovunque". Diversi sarebbero i riferimenti ai luoghi più frequentati dal procuratore generale e alle inchieste in corso. Roberto Scarpinato in questi giorni è impegnato a seguire personalmente il processo d'appello al generale dei carabinieri Mario Mori, accusato e assolto in primo grado dall'accusa di favoreggiamento alla mafia. Il Pg infatti si appresta a chiedere la riapertura del dibattimento puntando sui legami tra i servizi deviati, l'eversione nera e Cosa nostra.

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