video suggerito
video suggerito

Ragazzini 12enni multati perché giocano in piazza a Murano: la storia finisce sui giornali internazionali

Ciascuna famiglia dei 14 ragazzini deve pagare una multa di 50 euro. Dopo le proteste dei genitori, il dibattito sull’episodio ha animato l’intera città di Venezia per giorni fino a valicare i confini nazionali e finire sui giornali stranieri, tra chi ricorda che ormai i ragazzini hanno poco spazio per giocare all’aperto e chi invece segnala il loro poco rispetto per le regole e la cosa pubblica.
A cura di Antonio Palma
8 CONDIVISIONI
Immagine di archivio
Immagine di archivio

Tra chi elogia il comportamento delle forze di polizia e chi parla di intervento fuori misura, sta facendo molto discutere la multa comminata ai genitori di un gruppo di ragazzini di 12 e 13 anni che semplicemente giocavano a calcio in strada in una piazza di Murano, a Venezia. Un dibattito che ha scatenato i sostenitori delle due opposte visioni del problema arrivando infine anche sui giornali internazionali, in particolare nel Regno Unito.

La denuncia di un residente e le multe ai ragazzini

I fatti risalgono al pomeriggio del 12 settembre scorso quando un residente della zona, indispettito dalle urla e dai rumori del gruppo di ragazzini in piazza Pino Signoretto, ha deciso infine di chiamare i carabinieri. I militari intervenuti sul posto si sono imbattuti effettivamente in 14 adolescenti tra i 12 e i 13 anni che giocavano a pallone ma invece di redarguirli li hanno identificati uno ad uno elevando regolare sanzione ai rispettivi genitori, convocati lo stesso giorno in caserma.

Ciascuna famiglia deve pagare una multa di 50 euro per disturbo alla quiete pubblica e pericolo per le persone in transito. Per gli agenti, infatti, i ragazzini hanno violato apertamente il Regolamento di polizia e sicurezza urbana del Comune di Venezia, per cui “sono vietati nelle aree pubbliche i giochi a palla e ogni altro gioco che possa arrecare pericolo e molestia alle persone, danni o disturbo”.

Le proteste dei genitori e il dibattito a Venezia

Dopo le proteste dei genitori, il dibattito sull’episodio ha animato l’intera città di Venezia per giorni fino a valicare i confini nazionali e finire sui giornali inglesi come Guardian e Indipendent. A settimane di distanza, infatti, il dibattito continua tra chi fiancheggia i genitori, che ritengono la multa una misura tropo severa per i bimbi, e chi invece ricorda che le regole vanno rispettate sempre sottolineando come spesso i ragazzini vengano lasciati a se stessi dai genitori.

Un dibattito che ha animato anche il pubblico britannico che si spacca tra chi ricorda che ormai i ragazzini hanno poco spazio per giocare all’aperto e chi invece segnala il loro poco rispetto per la cosa pubblica. “Finché ci sono bimbi che giocano nei campi allora Venezia è viva” ha dichiarato ad esempio il locale parroco cui si è unito anche il maestro vetraio Giancarlo Signoretto che, promettendo di pagare lui le multe per tutti, ha spiegato: “Siamo stati tutti bambini. E il fatto che abbiano messo da parte il cellulare, per andare a giocare un'ora all'aperto tra amici, la vedo come una cosa bella, da elogiare, non da ostacolare”.

“Le persone si svegliano sempre solo quando arrivano le sanzioni, in un anno e mezzo ai ragazzi è stato chiesto più volte di andare a giocare a quattro minuti a piedi di distanza da lì” ha rivelato però al Gazzettino il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, aggiungendo: “Non sono bambini piccoli, se ad un anziano arriva addosso una pallonata mentre cammina, quella di un bimbo di 6 anni magari lo fa solo indispettire, quella di un ragazzo intorno ai 15 anni può fargli davvero male”.

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views