Ragazza rifiuta sue avance sui social, 15enne accoltella il fidanzato della giovane

Rifiutato da una ragazza che aveva rigettato le sue avance a mezzo social, ha reagito rabbiosamente e, dopo una discussione faccia a faccia con il fidanzato della giovane, lo ha accoltellato ferendolo gravemente. Queste le pensatissime accuse nei confronti di un minorenne calabrese fermato dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia al termine di un breve indagine coordinata dalla Procura per i Minorenni di Catanzaro

Come ricostruiscono gli inquirenti, l’episodio dell’aggressione risale al 31 ottobre scorso e vede come protagonista in negativo un ragazzino di 15 anni verso il quale il giudice ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale che prevede il collocamento del minore presso una Comunità Ministeriale per minori.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri durante l’attività di indagine, dopo il rifiuto della ragazza, il 31 ottobre scorso il 15enne avrebbe dato appuntamento con il pretesto di un chiarimento al fidanzato della giovane, di qualche anno più grande di lui e appena maggiorenne. Sul posto però è giunto armato con uno strumento da taglio e avrebbe colpito il rivale con numerosi fendenti all’altezza di organi vitali, ferendolo gravemente.

La vittima dell’aggressione, lasciato a terra sanguinante, era stato poi soccorso da alcuni passanti e infine trasportato all’Ospedale di Vibo Valentia dove è stato ricoverato e fortunatamente i medici hanno evitato il peggio.

Questo ha fatto scattare le indagini dei carabinieri, portando alla luce i presunti motivi del gesto. Una ragazza aveva rigettato le avance a mezzo social del 15enne fermato che nei giorni successivi avrebbe reagito con la rabbiosa aggressione nei confronti del fidanzato della giovane.

Il presunto autore del gesto è stato prelevato ieri dalla sua abitazione della provincia di Vibo Valentia e accompagnato dai carabinieri a Catanzaro per essere collocato all’interno della locale Comunità Ministeriale.

“La vicenda risulta significativa di come si imponga sempre più l’esigenza di avviare un percorso di uso responsabile dei social e di riappropriazione di una più autentica dimensione relazionale tra giovanissimi improntata a moduli comunicativi orientati verso la soluzione dialogica del conflitto, arginando in tal modo derive aggressive e violente, spesso foriere di gravi episodi di devianza” spiegano gli inquirenti.