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Ragazza interdetta e affetta da schizofrenia rimane incinta, fidanzato accusato di stupro: assolto

La donna, interdetta dal 2016, è rimasta incinta del fidanzato con cui stava da diversi anni. Lui e la madre sono stati accusati di violenza sessuale: il giovane è stato assolto dal Tribunale di Firenze.
A cura di Natascia Grbic
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Era rimasta incinta del fidanzato, ma dato che era affetta da schizofrenia, lui era stato accusato di stupro: l'uomo, difeso dall'avvocato Fabio Colangelo, è stato assolto dal giudice per l'udienza preliminare di Firenze ‘perché il fatto non sussiste'. I due si erano conosciuti in un ospedale toscano quando entrambi erano pazienti. Nel 2019, la ragazza è rimasta incinta: ma dato che nel 2016 era stata interdetta, è stata giudicata incapace di intendere e di volere. L'incapacità riguardava anche la facoltà di acconsentire a un rapporto sessuale: e così il ragazzo, con cui stava da anni, è stato accusato di stupro quando lei è rimasta incinta. La gravidanza non è stata portata a termine.

Il caso della donna è stato seguito dall'Associazione diritti alla Follia, che anche oggi si trovava in presidio davanti il Tribunale di Firenze dove si è svolto il processo. "Il presupposto è che le condizioni mentali della ragazza, con la sua diagnosi di schizofrenia, non le consentano alcuna intimità sessuale: per cui ogni rapporto con la stessa – per quanto consolidato e desiderato – corrisponderebbe ad un ‘abuso' della sua condizione di inferiorità. L'associazione intende denunciare la natura medievale dell'iniziativa della procura, che lede i diritti fondamentali che la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità riconosce a ogni individuo, anche se portatore di una disabilità psicosociale", ha dichiarato l'associazione in una nota.

Imputata in un altro processo è anche la madre della donna, accusata di violenza sessuale ‘per induzione'. Secondo l'accusa avrebbe favorito i rapporti tra la figlia e il fidanzato. L'udienza si sarebbe dovuta svolgere oggi, ma è stata rimandata al 23 febbraio 2022 dopo che un giudice ha dichiarato di volersi astenere. "Se l'assoluzione a carico del fidanzato della ragazza diventasse definitiva – ha dichiarato il legale della madre, l'avvocato Michele Capano – allora la contestazione a carico della mia assistita diventerebbe inconsistente".

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