Quattordicenne portata in un parco da due ragazzi: l’amica se ne accorge, la segue e la salva da uno stupro

Probabilmente è solo grazie a una sua amica, che ha deciso di seguirla, che una ragazza di quattordici anni si è salvata da uno stupro. La vicenda risale a un anno fa – era il novembre del 2024 – ma è stata resa nota solo adesso: per il tentato stupro il prossimo febbraio un ventenne originario del Senegal dovrà presentarsi davanti al gup del tribunale di Treviso. Il ragazzo è chiamato a rispondere di tentata violenza sessuale di gruppo: con lui, stando a quanto emerso, c’era anche un altro giovane ancora minorenne.
Ma cosa è successo un anno fa nella provincia di Treviso? A ricostruire la vicenda è il quotidiano Il Gazzettino: la quattordicenne e la sua amica dopo la scuola si erano dirette alla fermata dell’autobus per tornare a casa. È lì che le due ragazze avrebbero incontrato gli altri due giovani che, a un certo punto, avrebbero convinto la 14enne a seguirli in un parco poco distante.
Poco dopo, invece di prendere il bus per tornare a casa l’amica ha deciso di raggiungerli e ha capito che si stava consumando una violenza. Il 20enne, secondo quanto denunciato, aveva steso la ragazzina a terra e stava tentando di sfilarle i pantaloni. Le due ragazze – il minorenne nel frattempo aveva “bloccato” l’amica – hanno iniziato a urlare e cercare di divincolarsi fino a quando non ci sono riuscite, con l'amica che ha sferrato un calcio al ventenne.
Di quanto accaduto le due ragazze hanno parlato con i rispettivi genitori per poi sporgere denuncia ai carabinieri di Castelfranco Veneto. Gli inquirenti hanno visionato le telecamere della zona per capire se il tentato stupro fosse stato ripreso in video ma l’esito è stato negativo. Per cristallizzare la sua testimonianza la quattordicenne è stata quindi sentita nel corso di un’audizione protetta con la formula dell’incidente probatorio e anche la sua amica, interrogata dal pm, ha fornito la stessa versione dei fatti. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio del 20enne per l’ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata di gruppo.