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Covid 19

Quante persone incontriamo a scuola e al lavoro, lo studio del Comitato tecnico per la fase due

Quanta gente incontriamo mediamente ogni giorno in ciascuno degli ambienti più comuni considerati come lavoro, casa, scuola e mezzi di trasporto e quanto è rapida la propagazione del virus durante i contatti sociali, a queste domande hanno cercato di dare una risposta gli esperti della Fondazione Bruno Kessler nello studio utilizzato dal governo per programmare la fase due in Italia.
A cura di Antonio Palma
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Con quante persone veniamo a contatto giornalmente in media in ciascuno degli ambienti che frequentiamo come scuole  e lavoro e quanto è rapida la propagazione del virus durante i contatti sociali, a queste domande hanno cercato di dare una risposta gli esperti della Fondazione Bruno Kessler che insieme all'Iss hanno preparato uno studio fondamentale per gli scenari di evoluzione dell'epidemia di Covid-119 al fine di individuare le riaperture per la cosiddetta fase due. In particolare la fondazione ha valutato l'impatto dei contatti sociali  e il rischio di esposizione in ambito professionale. Lo scopo finale è individuare  il numero medio di casi generati da un caso indice, il cosiddetto R0, e la velocità che passa tra una infezione e l'altra, il cosiddetto tempo di generazione Rt,

Il Tempo di generazione medio nella prima fase è di 6.6 giorni

Per quanto riguarda il secondo indicatore, lo studio effettuato sui dati della Lombardia indica che nella prima fase del'epidemia il tempo di generazione medio tra un caso e l'altro è di 6.6 giorni. Numeri del tutto simili a quelli riscontrati in un altro studio analogo sul caso di Vo', in Veneto, eseguito dal gruppo del virologo Crisanti a Padova e che ha dato come indicazione 6.9 giorni. Da questo punto di vista il consiglio dell'Iss per la fase due è di tenere sotto controllo questo dato attraverso il contact tracing ad esempio con la App  già individuata dal governo.

Numero dei contatti medi ogni giorno

Ancora più importante per tenere sotto controllo il diffondersi del contagio è capire il numero dei contatti con cui in media giornalmente abbiamo con gli altri. A questo proposito gli esperti hanno stilato un grafico per stabilire quanta gente incontriamo mediamente ogni giorno in ciascuno degli ambienti più comuni considerati come lavoro, casa , scuola, mezzi di trasporto e tempo libero, per fasce di età. "Abbiamo usato dati classici che vengo usati sempre nei lavori scientifici per valutare le trasmissione delle malattia a diffusione aerea come morbillo e influenza" ha spiegato Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

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I maggiori contatti a scuola

Da questo scenario emerge così che il massimo dei contatti si ha nettamente a scuola nella fascia di età dei più giovani , segue ma molto più indietro, il numero di contatti al lavoro tra la popolazione adulta. Molti contatti anche nel tempo libero e a casa, in alcune fasce più che in negozi e uffici. Pochissimi invece i contatti su mezzi pubblici rispetto al totale. Questi dati hanno spinto il governo a escludere la riapertura delle scuole e spingere verso una riapertura graduale delle attività produttive

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