Azienda italiana in crisi rifiuta commessa militare: motivi etici

Può un'azienda già in crisi in un momento difficile per l'economia del Paese rifiutare una commessa lavorativa per motivi etici? Secondo i dirigenti della Morellato Termotecnica di Ghezzano in provincia di Pisa sì. E' questa infatti la decisione del giovane ingegnere Valerio Morellato fondatore e guida di due piccole aziende che si occupano di energie rinnovabili e climatizzazione, che ha risposto con un no cortese ma deciso alle richieste di preventivo di un'azienda italiana che fabbrica strumentazione militare a scopo bellico. Una decisione certo non facile visto che le due aziende non navigano in buone acque e hanno subito pesantemente la crisi dovendo ricorrere anche alla cassa integrazione per alcuni dipendenti. Proprio in questo momento di difficoltà infatti si è presentata a Valerio Morellato la WAAS, Whitehead Alenia Sistemi Subacquei, un'azienda del gruppo Finmeccanica che è leader a livello mondiale nel settore dei Sistemi Subacquei a scopo bellico, che ha chiesto di fare un sopralluogo ed un preventivo per una serie di lavori tra cui un sistema di refrigerazione per una vasca usata per la ricerca militare.
Il rifiuto cortese ma deciso della dirigenza – Una commessa importante per una piccola azienda, soprattutto in tempo di crisi, visto che l'importo si aggirava intorno ai 30mila euro per poco più di una settimana di lavoro. L'ingegner Morellato però ha avuto subito dei dubbi e ha iniziato così la discussione interna all'azienda, come prevede il patto per il Distretto di Economia Solidale di Pisa a cui aderisce, e anche con l’Officina dell’Economia Solidale di Pisa un soggetto che sostiene la cooperazione tra imprese economiche eticamente orientate. Alla fine è arrivata la decisione definitiva con una lettera chiara alla WAAS: “consapevoli che il nostro contributo alla realizzazione della struttura militare sarebbe stato marginale e certamente ci sarà un'altra azienda che ci sostituirà, […] non ce la sentiamo di mettere le nostre competenze al servizio di un'opera che potrà sviluppare tecnologia bellica". Una decisione che, come ha confermato lo stesso Morellato, qualcuno dei dipendenti non capirà perché bisogna lavorare ancora molto perché persone e aziende non rimangano più compressi tra necessità e coerenza.