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Provenzano resta al 41 bis, respinta la richiesta di revoca del carcere duro

Il Ministro della giustizia Severino ha respinto la richiesta dei legali del boss corleonese detenuto a Parma dopo aver subito un intervento al cervello.
A cura di Antonio Palma
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bernardo provenzano

Il boss dei boss della mafia, Bernardo Provenzano, rimarrà in cella di isolamento in regime di carcere duro al 41 bis. La decisione è stata presa dal ministro della Giustizia, Paola Severino, e notificata ai legali del boss, gli avvocati Franco Maranà e Rosalba Di Gregorio, dopo che questi avevano richiesto la revoca del misura restrittiva per il loro assistito viste le precarie condizioni di salute del boss detenuto a Parma. "Valutati gli atti in possesso e la documentazione sanitaria il ministro non ha ritenuto opportuno procedere alla revoca del regime detentivo speciale" si legge nella nota del Ministero della giustizia. Il boss corleonese riceverà le cure necessarie nella casa circondariale dove è detenuto dopo essere uscito dal coma seguito ad un intervento chirurgico al cervello. La Guardasigilli infatti non ha concesso neanche il ricovero del capomafia in una struttura sanitaria. Lo stato di salute di Provenzano infatti è stato giudicato stazionario dai  medici incaricati della perizia durante il processo. Le condizioni del boss mafioso saranno rivalutate entro il 10 luglio prossimo, quando è prevista la nuova udienza stabilita dal Gup.

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