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Prova le scarpe ma chiodo anti taccheggio si infila nel tallone, negozio condannato al risarcimento

La placca antitaccheggio era rimasta aperta e il chiodo rimasto scoperto l’aveva ferito. Ora per l’uomo è scattato il risarcimento di circa 15mila euro per danno biologico, più altri 4mila euro per le spese processuali.
A cura di Antonio Palma
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Un gesto semplice come quello di misurare le scarpe da running in un grande negozio sportivo si è trasformato in una bruttissima disavventura per un ristoratore veneziano di 53 anni che, mentre infilava la calzatura, ha sentito un dolore lancinante al piede scoprendo che un chiodo anti taccheggio si era infilato nel tallone.

L’episodio ha causato lesioni serie e danni permanenti all’uomo che ha deciso di rivolgersi alla giustizia citando in giudizio il negozio e ottenendo così un risarcimento del danno subito. Il caso risale a diversi anni ma solo ora la vicenda processuale in sede civile è giunta a conclusione, come riporta il Corriere del Veneto. La sentenza, depositata qualche giorno fa al Tribunale di Venezia, infatti ha visto la condanna per la società che gestiva il negozio, Decathlon Italia, a cui è stato imposto di corrispondere la somma di circa 15mila euro al cliente come risarcimento del danno biologico, più altri 4mila euro per le spese processuali sostenute dall’uomo.

Decathlon ovviamente potrà presentare appello anche se finora non si è mai costituita in tribunale ed è stata condannata in contumacia avendo disertato le udienze. La sentenza comunque è esecutiva e dunque il risarcimento dovrà essere versato.

Fondamentale per la condanna la testimonianza dello stesso commesso del negozio e le perizie mediche portate dal 53enne. “Nel momento in cui ha infilato il piede l’ha subito estratto mostrando che iniziava a sanguinare. Ho preso in mano la scarpa constatando che una placca antitaccheggio era aperta e il chiodo rimasto scoperto l’aveva ferito” ha raccontato il testimone che era intervenuto e aveva assistito al fatto, avvenuto nell’agosto del 2015.

Il ferimento, oltre a 45 giorni di inabilità temporanea, ha comportato come conseguenza per l’uomo anche una dermatite grave e il 3 per cento di invalidità permanente.

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