Prof bullizzato in classe, l’ira del ministro: “Non ammettere a scrutini studenti coinvolti”

I casi di Lucca e di Velletri evidenziano come la situazione nella scuole italiane sia critica e portano il bullismo – non solo quello fra coetanei e soprattutto quando esso diventa virale sui social network – nell’agenda della politica. "Di fronte a questi fatti “i ragazzi vanno sospesi, il consiglio d'Istituto deve valutare la gravità dei fatti, che secondo me c'è, e gli studenti devono essere sanzionati fino a non essere ammessi agli scrutini finali”, non ha dubbi il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli. “Vanno sospesi e sanzionati anche i ragazzi che hanno girato il video e che hanno guardato quanto avveniva in classe" dice a Tgcom24, sostenendo dunque la linea dura davanti alle aggressioni contro i professori: "Minacce, offese, violenze verso i docenti sono inaccettabili e serve una linea rigorosa, responsabile di attuazione delle sanzioni già previste: di fronte a fatti accaduti a Lucca e Velletri chi compie quegli atti va sospeso, il Consiglio di Istituto valuta gli atti e va sanzionato fino a non essere ammesso agli scrutini finali. Non si può accettare comportamenti come questi".
Come si arriva agli scontri fisici tra studenti e insegnanti? "Ci sono due temi – precisa Fedeli, – la prevenzione, l'educazione al rispetto, e poi il patto di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia. Questi ragazzi vivono nella società vedendo comportamenti che legittimano simili condotte. Quando si delegittima la funzione dei docenti e quindi la funzione della istituzione scolastica, si sta delegittimando anche la funzione dei genitori. Questi ragazzi vanno seguiti e rieducati, ma le sanzioni vanno prese in considerazione". E la ministra si spinge oltre: “Vanno sospesi e sanzionati anche i ragazzi che hanno girato il video e che hanno guardato quanto avveniva in classe”. Non solo chi fa il bullo a scuola, dunque, ma anche chi riprende con il telefono invece di intervenire.