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Processo amianto, Carlo De Benedetti assolto anche in Cassazione

Confermata la sentenza di assoluzione per Carlo De Benedetti nel processo relativo alle morti per amianto avvenute tra il 2008 e il 2013 e causate da una precedentemente esposizione alla “fibra killer” negli stabilimenti Olivetti. In primo grado De Benedetti era stato condannato e in secondo grado assolto.
A cura di Davide Falcioni
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La Corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione per Carlo De Benedetti, imputato nel processo sul caso delle morti e malattie avvenute tra il 2008 e il 2013 e causate da una precedente esposizione all’amianto negli stabilimenti della Olivetti. I giudici hanno quindi deciso di non accogliere la richiesta del Procuratore Generale Ciro Angelillis di rinviare il processo alle Sezioni unite. “Spesso la giurisprudenza chiama ma la scienza non risponde” aveva detto il rappresentante dell’accusa. Il sostituto procuratore generale aveva posto come tema centrale quello della casualità tra l’esposizione alle fonti di pericolo e lo sviluppo della malattia. “Il rapporto di casualità deve essere spiegato – aveva dichiarato il pg – in termini di certezza e se questo non è possibile con la ragionevolezza delle argomentazioni”. E ancora, citando Mao: "In questo processo siamo davanti a due sentenze di primo e secondo grado con divergenze totali che rischiano di diventare incomprensibili sia per i familiari delle vittime morte per l'amianto, sia per gli imputati accusati di un pesante fardello: citando Mao Tse-tung ‘grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è favorevole' per svolgere il nostro compito che è quello di assicurare un esito giudiziario non affidato al caso”.

De Benedetti condannato in primo grado, assolto in appello

In primo grado il processo era finito con tredici condanne e quattro assoluzioni per i diciassette imputati, accusati di omicidio colposo e lesioni colpose plurime: tra gli altri Carlo De Benedetti, imprenditore e proprietario del gruppo Espresso, era stato condannato a 5 anni e 2 mesi di reclusione, così come suo fratello Franco. Il 18 aprile del 2018 tuttavia la sentenza di primo grado era stata rovesciata e la Corte d'Appello di Torino aveva assolto i tredici condannati in primo grado perché il fatto non sussiste. La sentenza di secondo grado aveva ribaltato quella pronunciata due anni prima dal tribunale di Ivrea. Ora la Cassazione ha posto la parola fine e assolto in via definitiva De Benedetti e gli altri imputati.

Dodici ex operai Olivetti morti tra il 2008 e il 2013

L'inchiesta era scattata nel 2013 e ad aprirla era stata la procura di Ivrea, dopo che tra il 2008 e il 2013 erano deceduti alcuni ex operai della Olivetti per mesotelioma, un tumore che colpisce la membrana che riveste i polmoni e che può derivare da una prolungata esposizione all’amianto. Secondo l’accusa i dirigenti della società non potevano non sapere dei rischi derivati dal silicato, un talco a base d’amianto usato nella produzione delle macchine da scrivere e delle stampanti e che avrebbe causato un tumore in 14 dipendenti, 12 dei quali sono poi morti. Carlo De Benedetti è stato presidente dell'Olivetti tra il 1978 e il 1996.

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