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Preso a pugni dal papà del portiere avversario: “A 13 anni colpito alle spalle da un adulto, da lui neanche scuse”

Il portiere 13enne che è stato preso a pugni dal papà di un avversario dopo una partita a Collegno ha raccontato quanto accaduto negli attimi prima dell’intervento dei soccorsi, durante l’aggressione. “Quell’uomo mi ha preso alle spalle, io avevo solo cercato di difendermi dal figlio. Da lui non ho ricevuto neppure le scuse”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Colpito alle spalle dal papà di un altro calciatore 13enne. Il portiere dell'Under 14 del Volpiano Pianese è stato picchiato dal papà di un coetaneo, secondo portiere della squadra avversaria, nel pomeriggio di domenica scorsa dopo la partita del torneo di calcio giovanile Super Oscar. Le due società fanno parte dell'elite Juventus in quanto scuole calcio Academy. "Lo sport non può essere violenza" ha sottolineato il 13enne vittima delle percosse, interpellato dal quotidiano La Stampa. La raffica di pugni ricevuti a fine partita ha spedito il giovane portiere all'ospedale Martini di Torino, dove poi è stato raggiunto dai genitori.

Anche il figlio dell'aggressore, l'altro giovane portiere intervenuto nel marasma, ha riportato lesioni. Il ragazzino avrebbe subito una frattura all'anca. Per il papà del 13enne vittima dell'adulto, si tratta di un'invenzione. "È uscito dal campo senza accusare dolori – ha sottolineato -. Io non mi sarei mai comportato così con un ragazzo".

Ne è convinto anche il 13enne ora ricoverato. Il ragazzo ha ricostruito la vicenda. "Era la seconda partita del torneo Super Oscar, abbiamo perso 1-0. Ero a terra, mi sono sdraiato sul campo perché ero deluso – ha sottolineato il 13enne -. Si è avvicinato il portiere di riserva della squadra avversaria e ha iniziato a prenderci in giro. Quando mi sono alzato mi ha messo le mani in faccia e poi mi ha tirato un pugno sullo zigomo sinistro. A quel punto ho reagito a pugni e calci, fino a quando non è caduto a terra".

L'adolescente ha affermato di aver colpito per difendersi da un'aggressione già iniziata. "Stavo cercando di tutelarmi, ma quando ho colpito quel ragazzo è intervenuto il padre che ha scavalcato la recinzione e mi ha sferrato due pugni alla nuca. Mi sono voltato e ho ricevuto un altro pugno, stavolta sullo zigomo destro. Ho cercato di scappare, ma sono caduto e probabilmente ho messo male il piede. Mi sono procurato la frattura del malleolo della gamba sinistra".

Il 13enne dovrà restare in panchina per almeno 3 settimane a causa della frattura e per i diversi traumi al collo. "Credo che i tempi si allungheranno. Io spero di riprendermi in fretta, mi dispiace dover saltare il torneo. Temo anche una squalifica per la rissa" ha spiegato. Il ragazzino ha inoltre ribadito di non aver ricevuto scuse dal genitore del portiere avversario. "Nessuna parola o messaggio. Ho invece ricevuto la solidarietà di allenatori e calciatori, quella della società Volpiano Pianese e quella del presidente onorario Libero Tubino".

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