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Precipita da un canalone sulla cima Tosa, alpinista muore sotto gli occhi dell’amico

È morto sotto gli occhi dell’amico mentre eseguiva una scalata sulla cima Tosa, nelle Dolomiti del Brenta. A dare l’allarme proprio il compagno di viaggio della vittima, che ha allertato il 118. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo e trasportare la salma a valle.
A cura di Angela Marino
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È morto sotto gli occhi dell'amico mentre eseguiva una scalata sulla cima Tosa, nelle Dolomiti del Brenta. A dare l'allarme proprio il compagno di viaggio della vittima. Sul posto sono giunti poco dopo i soccorritori con l'elicottero del 118, ma non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo e trasportare la salma a valle. Sul posto sono giunti anche i carabinieri per i rilievi del caso.

La vittima è un 57enne residente a Trento. Secondo una prima ricostruzione, l'alpinista stava salendo con i ramponi insieme al compagno il canalone Neri, quando intorno alle 7, a una quota di circa 2.800 metri, è scivolato precipitando per centinaia di metri fino alla base del canalone.

L'incidente è avvenuto a poche ore dal ritrovamento del corpo di un altro escursionista morto accidentalmente. Si tratta di Pier Paolo Filippini, 40 anni, di Gubbio, scomparso tre giorni fa sui monti del Friuli e ritrovato cadavere grazie alle ricerche condotte con gli elicotteri. A quanto pare il quarantenne si era avventurato lungo un sentiero che non conosceva. È precipitato in un canalone per una decina di metri. Le ricerche sono andate avanti con elicotteri, droni e unità cinofile.

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