Precari siciliani assunti a loro insaputa, possono perdere il sussidio: ipotesi truffa

Loro sono sicuri di essere dei disoccupati perché non lavorano e non percepiscono stipendio, ma per l'Inps erano dipendenti a tempo pieno in varie aziende in tutta Italia e con un contratto che andava avanti da oltre un anno. È l'incredibile scoperta che hanno fatto alcune centinaia di ex lavoratori siciliani appartenenti al bacino ex Pip che da un giorno all'altro si sono ritrovati assunti e poi anche licenziati, ma sempre a loro insaputa. Il tutto è partito da una semplice curiosità di una lavoratrice coinvolta nel caso. La donna infatti ha consultato il proprio profilo contributivo sul sito dell’Inps scoprendo con grande stupore di risultare assunta in una ditta campana che non aveva mai sentito nominare. La donna inizialmente ha creduto in un errore telematico, ma poi si è scoperto che il caso in realtà era sistematico e riguardava un centinaio di precari dell’Isola.
Dopo la denuncia agli uffici dell’Inps di Palermo, l'ente previdenziale ha promesso una immediata inchiesta interna per accertare il caso. Il problema dei precari è che ora rischiano di perdere il sussidio mentre nel frattempo non hanno mai intascato lo stipendio. Alcuni di loro addirittura si sarebbero ritrovati persino licenziati e con relativa richiesta di disoccupazione, anche questa mai firmata. "Non abbiamo firmato nessun contratto e non conosciamo queste aziende. Qualcuno si è impadronito dei nostri dati sensibili, girandoli a una serie di ditte", denunciano alcuni dei coinvolti.
"Al momento la situazione è confusa, possiamo fare delle ipotesi ma meglio non azzardare. Certamente non sarebbe conveniente per il lavoratore fingere un'assunzione per avere la disoccupazione dato che è chiaro che perderebbe il diritto a rimanere nel bacino degli ex Pip e dunque il sussidio", spiegano all'Ansa fonti dell'Inps. "Questa storia sa di truffa, acquisiremo tutte le carte e le consegneremo immediatamente alla Procura di Palermo. È una vicenda veramente insolita", ha commentato invece il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.