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“Polverini, vergogna”: l’ex governatore del Lazio contestata al ristorante (VIDEO)

Un gruppo di persone è entrato in un ristorante in cui erano presenti Renata Polverini, deputata del Pdl, insieme ad altre persone tra cui il candidato Pdl alle comunali Enrico Folgori. “Voi che senza ritegno magnate – hanno urlato – vergognatevi”.
A cura di Susanna Picone
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L’ex governatore del Lazio e ora deputato del Popolo della Libertà Renata Polverini è stata duramente contestata giovedì sera mentre era a cena in un ristorante romano con altre persone, tra cui il candidato del Pdl alle comunali Enrico Folgori. Un gruppo di persone, tra di loro c’erano molti giovani, ha fatto irruzione nel locale con uno striscione che recitava “Loro mangiano e Roma sanguina, senza risorse, senza sanità pubblica”. Una dei manifestanti ha espresso – rivolgendosi al tavolo della Polverini – delle dure accuse: “Voi che senza ritegno magnate vedo che siete in carne, siete in forma. Anche domenica una straordinaria Marcia per la Vita con i vostri amici di Forza nuova e Militia Christi, voi, lei in particolare che la vita l'avete strozzata, tagliando la sanità della regione Lazio, vi dovete vergognare”. I contestatori hanno intonato dei cori, come mostra il video postato poi su YouTube, e hanno urlato contro i presenti “fascisti infami, bastardi”. Dopo qualche minuto di contestazione, che la Polverini ha ascoltato rimanendo seduta, i manifestanti sono stati convinti ad allontanarsi dal personale del locale.

Solidarietà espressa a Renata Polverini – L’episodio è stato commentato da diversi esponenti politici che hanno espresso la loro solidarietà a Renata Polverini: in una nota il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha voluto condannare questo genere di aggressioni. “Voglio esprimere la mia solidarietà a Renata Polverini – ha fatto sapere Zingaretti – ad Adriano Palozzi ed Enrico Folgori per l’aggressione verbale che hanno subito la scorsa sera a Roma. Simili episodi non possono essere tollerati e vanno condannati sempre in maniera chiara e decisa”. È intervenuto anche il vicepremier Angelino Alfano che ha detto che questa aggressione “è la rappresentazione di quanto può accadere se si fomenta l’odio politico che non vede nella parte opposta un avversario, ma un nemico”. Così Alfano in una nota: “Il nostro Paese si è emancipato, in un cammino difficile e doloroso, dalle logiche di violenza che sono ben lontane dalle forme civili e democratiche del confronto e del dissenso. La politica deve salvaguardare il suo alto ruolo di rappresentanza di tutti i cittadini e, per questo, unita deve condannare e prendere le distanze da episodi di tale gravità”.

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