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Poliziotti arrestati a Verona, ultime notizie

Poliziotti arrestati per tortura a Verona, il Gip: “Usarono vittima come uno straccio per pavimenti”

Secondo il Gip del Tribunale di Verona, i 5 poliziotti arrestati per tortura avrebbero mostrato una “preoccupante disinvoltura” nel commettere reati e schiacciare la dignità delle persone a loro affidate.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo il Gip, i 5 poliziotti arrestati hanno mostrato "preoccupante disinvoltura" nel commettere reati e nel comprimere le libertà delle persone affidate alla loro custodia. I 4 agenti e l'ispettore accusati di tortura e falsi ideologici in atti pubblici avrebbero compiuto abusi tra il luglio del 2022 e il marzo del 2023 nella Questura di Verona.

L'inchiesta, che promette di allargarsi a macchia d'olio ad almeno altri 10 indagati tra i colleghi dei 5 arrestati, è stata portata avanti per 8 mesi e nel frattempo gli agenti sono stati trasferiti ad altre mansioni, ma tenuti sotto controllo nell'attesa di accertare eventuali responsabilità.

Stando all'ordinanza, i poliziotti avrebbero agito principalmente contro senzatetto, extracomunitari o tossicodipendenti. Quasi sempre, si legge, le vittime erano persone che non potevano difendersi o denunciare i soprusi subiti.

Le botte, gli abusi e i verbali falsificati

Secondo quanto scritto nell'ordinanza che dispone gli arresti domiciliari per i 5 indagati, due poliziotti sono accusati non solo di aver picchiato una persona sottoposta a fermo di identificazione, ma anche di averla costretta a urinare in pubblico.

Stando a quanto riportato nelle 166 pagine sull'inchiesta, due degli agenti arrestati avrebbero poi spinto a terra la vittima, usandola "come uno straccio per pulire il pavimento". Per il Gip è possibile che altri colleghi sapessero degli abusi e che non abbiano mai denunciato, favorendo così le condotte illecite degli indagati.

Uno dei 5 agenti arrestati si sarebbe inoltre vantato degli abusi ai danni delle persone sottoposte a fermo. "Alla fidanzata – si legge nell'ordinanza – raccontava i pestaggi, inframezzando il narrato con risate e commenti divertiti". Nel documento vengono inoltre riportati alcuni stralci dei dialoghi con la ragazza.

"Mamma mia – diceva il poliziotto nelle intercettazioni – che botte che gli ho dato! Gli ho fatto una presa, poi lo abbiamo portato dentro insieme. Gli abbiamo tirato due o tre schiaffi a testa, ma così, giusto per". Nella relazione sulle torture ai danni dei fermati, sono riportate offese di stampo razzista e minacce lesive della dignità personale. In un'occasione, un agente avrebbe usato dello spray al peperoncino contro una persona sotto custodia.

L'origine dell'indagine

Gli abusi sarebbero stati compiuti principalmente su cittadini di nazionalità straniera, tossicodipendenti o persone senza fissa dimora incapaci di difendersi. Pugni, schiaffi, insulti xenofobi e minacce di ogni tipo mai riportate nei verbali redatti dagli agenti che cercavano di giustificarsi adducendo presunti oltraggi a pubblico ufficiale.

L'indagine, spiegano dalla Questura di Verona, sarebbe stata del tutto interna per accertare in modo chiaro le responsabilità.

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