Polizia postale chiude il sito sessista Phica e sequestra la piattaforma: video e commenti saranno analizzati

La Polizia postale ha chiuso il sito sessista Phica.ue e ha sequestrato la piattaforma online con lo scopo di acquisire e analizzare il materiale pubblicato e i relativi commenti. Il sequestro è scattato oggi, giovedì 11 settembre, a seguito di un provvedimento dell'autorità giudiziaria che sta indagando sui possibili reati commessi in questi anni di attività del sito web in cui erano presenti foto e video di donne ignare o anche di personaggi pubblici, dello spettacolo e della politica conditi da insulti a sfondo sessista.
Il provvedimento è stato disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma che si sta occupando del caso a seguito di numerose segnalazioni, denunce ed esposti alla polizia postale da parte delle numerose vittime.
"La Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica sta concludendo, in queste ore, le operazioni tecniche finalizzate all’esecuzione del decreto di sequestro" spiegano dalla polizia postale, incaricata di eseguire gli accertamenti tecnici investigativi. Le attività tecniche si sono rivelate particolarmente complesse anche perché il sito si appoggiata su server stranieri.
"Le attività tecniche, particolarmente complesse, sono state poste in essere dal personale del Servizio Centrale della Polizia Postale, con l’ausilio degli specialisti dei Centri Operativi di Milano e Firenze" aggiungono infatti gli investigatori, rivelando che il sequestro mira "a circoscrivere e quindi a rendere disponibile il complessivo materiale audio-video, e i relativi commenti, per le successive analisi degli investigatori".
Si parla di una enorme mole di dati da analizzare e materiale da esaminare, svariati terabyte di video foto e anche commenti. Tra i reati ipotizzati dalla procura Capitolina al momento ci sono diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione, quest'ultima relativa alle presunte richieste di denaro segnalate dalle vittime per rimuovere contenuti sensibili.
Nell'ambito della stessa inchiesta condotte nelle ultime ore anche diverse perquisizioni a carico del presunto gestore del sito conosciuto con i nickname ‘Phicamaster' e ‘Bossmiao'. L'uomo al momento non risulta indagato ma la polizia non si esclude sviluppi investigativi che potrebbero portare all'iscrizione nel registro degli indagati di più persone.