Polizia francese ferma treno italiano per rimandare indietro migrante: ferrovieri dicono no

Non si ferma la tensione tra Francia e Italia sui casi di migranti rispediti indietro dagli agenti parigini senza avvertire le autorità italiane. Dopo i casi di sconfinamento e gli abbandoni di migranti in strada sul confine denunciati nelle settimane scorse, ora un nuovo episodio riaccende le polemiche. Questa volta si tratta di un respingimento via treno messo in atto sabato mattina alla stazione ferroviaria di Modane, la prima oltre confine. Come racconta La Stampa tutto è avvenuto intorno alle 10 quando gli agenti francese avrebbero fermato un convoglio italiano diretto a Torino per far salire un migrante e che a loro dire era arrivato irregolarmente dall'Italia proprio via treno nelle ore precedenti. L'uomo però non aveva né documenti né soldi per il biglietto e in Italia nessuno ne sapeva niente così ad opporsi agli agenti francesi questa volta sarebbe stato proprio il personale ferroviario.
Il convoglio però a questo punto è stato bloccato e solo dopo diverse decine di minuti di trattative l’uomo in qualche modo ha trovato i soldi per acquistare il biglietto e quindi è salito a bordo. Una volta raggiunta la stazione di Bardonecchia, con oltre 45 minuti di ritardo, il migrante è stato fatto scendere e consegnato agli agenti della Polfer e del commissariato locale che nel frattempo erano stati allertati dal persone ferroviario. Il caso, di cui sono stati informati gli inquirenti torinesi, appare solo come l’ultimo di una serie di rimpatri sbrigativi condotti dalle autorità francesi per far rientrare in Italia profughi irregolari senza avvertire le competenti autorità italiane . Senza l'intervento dei ferrovieri, infatti, i frontalieri transalpini avrebbero obbligato il migrante a fare marcia indietro senza avvertire nessuno.