Più tempo online per la pandemia, boom di casi di pedopornografia. Aumentano anche i baby pedofili

Nel 2020 la Polizia Postale ha potuto rilevare in tutta Italia un incremento del 77% dei casi di crimini online ai danni di minori. Pedopornografia, adescamento online e cyberbullismo favoriti dalla maggiore permanenza su internet dei minori dovuta alla pandemia. Per ritagliare uno spazio di normalità, i giovanissimi hanno dovuto ancorarsi alla rete. Nel 2021 il trend resta in crescita: aumenta l'adescamento online e l'estorsione di immagini pornografiche ai danni dei minori. Bambini sempre più piccoli fino ai 9 anni di età che si affacciano ad internet prematuramente per gestire la nuova quotidianità dettata dalla pandemia. Solo nei primi 4 mesi del 2021 sono stati segnalati 52 casi in tutta Italia a fronte dei 41 dell'intero anno precedente.
Anche il cyberbullismo subisce l'effetto della pandemia: l'incremento delle denunce è del 96%. Nei primi 4 mesi dell'anno sono stati 77 i casi segnalati a fronte dei 34 del primo quadrimestre del 2020. Tutti riguardano ragazzini di età inferiore ai 13 anni. Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online ha rivelato che i reati di sfruttamento sessuale nei confronti di minori avvengono principalmente tramite social network. A causa del Covid, i ragazzi hanno iniziato a tessere relazioni tramite internet: qui fanno amicizia, qui litigano, qui studiano e qui si innamorano. Più indulgenti anche i genitori che controllano meno l'accesso dei figli a internet. L'intento è quello di favorire la normale socializzazione tra ragazzi, esponendo però di fatto i più giovani ai rischi del web.
I reati online compiuti da minori
Nel 91% dei casi i giovani denunciati per reati online sono maschi. Entrano nel circuito penale minorile principalmente per revenge porn: i giovani diffondono per "vendetta" le immagini di ex fidanzate e compagne di scuola. Negli ultimi 5 anni l'età media dei minori accusati di reati gravi come la pedopornografia si è sensibilmente abbassata dai 16 ai 15 anni. Nel 2020 si è registrato l'interessamento in crescita di ragazzi non ancora imputabili per limite d'età