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Covid 19

“Più del virus ha fatto male la gogna sui social”: lo sfogo di Salvatore, guarito dal coronavirus

“Ci hanno fatto apparire come degli untori, sono guarito dal virus ma resta l’amarezza delle falsità diffuse sui social contro di me e la mia famiglia”, si è sfogato Salvatore De Luca una delle prime persone contagiate dal Covid 19 a Crotone e per questo indicato come untore da molti suoi concittadini.
A cura di Antonio Palma
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Foto di repertorio
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“Ora sono guarito dal virus ma resta l'amarezza delle falsità diffuse sui social contro di me e la mia famiglia", è l’amaro sfogo di Salvatore De Luca una delle prime persone contagiate dal Covid 19 a Crotone e per questo indicato come untore da molti suoi concittadini che non hanno esitato a diffondere i suoi dati, la sua foto e addirittura quella dei suoi familiari mentre lui combatteva contro la malattia in ospedale. "È durata 18 giorni, è stata difficile. Nel reparto non si sapeva se era giorno o notte. Ero chiuso in una stanza da solo, senza possibilità di vedere parenti, i sanitari ogni due ore venivano a controllare le mie condizioni. Sono stati fantastici" ha raccontato l’uomo ricostruendo il suo calvario al bisettimanale il Crotonese.

Sui social foto di persone non contagiate

De luca, che è ritornato a casa dopo essere guarito ed essere risultato negativo a due tamponi, ora si scaglia contro tutti quelli che hanno additato lui e la sua famiglia per giorni indicando come contagiati anche membri che non lo erano come la figlia. L’uomo è stato trovato positivo al Covid 19 il 12 marzo e qualche ora dopo il suo nome era già su Facebook così come la foto della figlia, anche lei indicata come positiva al virus a in realtà mai contagiata. “Quelli che l'hanno scritto sono dei pazzi: cosa c'entrava mia figlia che non ha mai avuto contagi" si è sfogato De Luca.

"Gogna social per l’intera famiglia"

Non solo, mentre lottava giorno e notte contro i sintomi della malattia, addirittura su alcune chat whatsapp alcuni annunciavano la sua morte e il contagio della moglie accusando quest’ultima di aver contagiato altre persone a una festa tenuta l'8 marzo in un ristorante della zona. Una vera e propria sfilza di bugie visto che la donna non aveva mai preso parte a feste, né c'erano state feste in quel ristorante e soprattutto la donna non è risultata positiva. Ad essere colpita da questa gogna social è stata l’intera famiglia dell’uomo che ora chiede di fare luce su chi ha diffuso simili notizie.

"Tutto il mondo è malato e qui sembrava fosse colpa nostra"

“Ci hanno fatto apparire come degli untori, hanno detto che mezza Capocolonna è infetta per colpa nostra. Come se fosse una colpa essere stati infettati dal virus" ha spiegato un nipote dell'uomo, aggiungendo: "Abbiamo dovuto combattere su due fronti: la malattia e le falsità. È vergognoso. Tutto il mondo è malato e qui sembrava che fosse colpa nostra. Io non ho avuto alcun contagio, non sono in isolamento perché nella mia famiglia non ci sono casi positivi, ma quando esco vedo la gente ora si sposta. Non è giusto. È terribile ".

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