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Covid 19

Pistoia, medico fingeva di vaccinare i pazienti per far ottenere loro un falso Green Pass

Il dottor Francesco Calvani, medico dell’Appennino pistoiese, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di aver dichiarato falsamente di aver somministrato vaccini anti Covid a decine di pazienti No Vax.
A cura di Davide Falcioni
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Il dottor Francesco Calvani, medico dell'Appennino pistoiese  attivo nella zona di Abetone, Cutigliano, Marliana e San Marcello Pistoiese, è stato posto agli arresti domiciliari con l'accusa di aver dichiarato falsamente di aver somministrato vaccini anti Covid a decine di pazienti No Vax che lo raggiungevano da tutta la Toscana per ottenere un Green Pass fasullo. Secondo le indagini dei carabinieri di Prato e del Nas di Firenze, coordinate dalla procura di Pistoia, il medico riceveva in ambulatorio uomini e donne contrari alla vaccinazione attestando per loro l'avvenuta immunizzazione sebbene in realtà non la eseguisse. Complessivamente sono 19 le persone indagate.

Secondo quanto reso noto dagli inquirenti il medico avrebbe attestato falsamente, in qualità di pubblico ufficiale vaccinatore, l'avvenuta somministrazione del vaccino anti Covid a svariati pazienti delle province di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze. Scoperto, stamani per lui sono scattate le manette. L'inchiesta è partita dalla segnalazione di una donna, che si è recata dai carabinieri di Prato e ha raccontato loro che il figlio si era procurato un Green Pass falso, che gli aveva fatto avere un medico di medicina generale. "Ho paura per lui, temo che si ammali di Covid", aveva confidato ai militari. La segnalazione della madre è stata solo la conferma a un sospetto che i Nas già nutrivano: le anomalie nelle registrazioni delle vaccinazioni da parte del dottor Calvani erano già emerse. A quel punto la Procura di Pistoia ha avviato approfondimenti che hanno portato a indagare il medico, al quale vengono contestate anche altre ipotesi di reato: peculato (per la presunta dispersione di vaccini ricevuta dal Sistema sanitario ma non inoculati), truffa al Servizio sanitario nazionale (perché sospettato di aver percepito indennità aggiuntive per ogni vaccinazione falsamente registrata), omissione d'atti d'ufficio.

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