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Pierina Paganelli, legali della famiglia denunciano haters: “Parte di una strategia per influenzare processo”

I legali dei familiari di Pierina Paganelli hanno denunciato gli haters online, raccogliendo decine di nomi. Secondo gli avvocati, si tratta di una strategia dell’odio per influenzare il processo. La legale Lunedei: “Strategia mediatica che emerge dagli atti di indagine”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Pierina Paganelli
Pierina Paganelli

Ci sarebbero decine di persone indagate per gli insulti online alla famiglia di Pierina Paganelli, la 78enne assassinata il 3 ottobre del 2023nel garage di via del Ciclamino a Rimini. Secondo i legali dei figli di Paganelli, Monica e Marco Lunedei, gli insulti online farebbero parte di una strategia difensiva ben precisa, tesa "ad abusare della credulità popolare" per manovrare l'opinione pubblica e influenzare il processo.

I legali hanno realizzato un lungo dossier sui commenti sul web, definendoli una "strategia mediatica che emerge dagli atti di indagine e che punta a influenzare il processo". "La vediamo nei documenti come nelle intercettazioni – ha spiegato la legale Lunedei a Fanpage.it -. Bartolucci ne parlava a Dassilva, unico indagato per l'omicidio, durante i colloqui in carcere. L'abbiamo vista in Tv e su Youtube".

In alcuni video, sottolinea infatti l'avvocata Lunedei, tramite "atti o informazioni parziali ottenute dalla difesa", vengono offerte "ricostruzioni distorte e inesatte". Online si punta ad attaccare l'intero nucleo familiare di Paganelli. Tra questi non solo Manuela Bianchi e il fratello Loris, ma anche la nipote della 78enne, all'epoca dei fatti minorenne. Nel suo caso, viene perfino suggerito un suo coinvolgimento nell'omicidio.

"È la stessa Bartolucci, del resto, a ripetere che lei è convinta che siano stati in due o in tre a uccidere Pierina – spiega la legale -. Assurdità messe in rete con il preciso intento di influenzare il processo, c'è un'aggressione vera e propria nei confronti della famiglia della vittima che non può essere tollerata".

Diversi nomi sarebbero già stati iscritti al registro degli indagati con l'inchiesta della Procura, coordinata dalla sostituta procuratrice Alessia Mussi, che si sta allargando a macchia d'olio con una pioggia di denunce anche da parte di altri legali per tutelare lo svolgimento sereno del processo per l'omicidio dell'anziana morta nell'ottobre del 2023.

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