Picchiava e costringeva l’ex moglie a fare sesso con sconosciuti: la dovrà risarcire con 320mila euro

Un uomo salentino di 67 anni è stato condannato a risarcire l'ex moglie con 320mila euro dal tribunale civile di Lecce per le violenze inflittele e per averla costretta per anni ad avere rapporti sessuali con sconosciuti.
Il 67enne era stato già condannato in precedenza a due anni e mezzo per maltrattamenti e lesioni nei confronti della donna (con sentenza passata in giudicato). A raccontare la vicenda è la redazione barese del quotidiano La Repubblica.
I giudici hanno disposto il maxi risarcimento tenendo conto delle gravi conseguenze, accertate da una consulenza medico-legale inserita negli atti del processo, che le violenze del marito hanno avuto sulla vita dell'ex coniuge. Tra queste, uno stato depressivo per il quale, riporta ancora il giornale, non ci sarebbe rimedio.
I comportamenti dell'uomo avrebbero portato la donna alla “perdita della propria individualità, della possibilità di autodeterminarsi (anche nel ruolo di madre), assecondando i propri bisogni e la propria identità personale, lesa da un sentimento di fragilità psichica e da un danno all’immagine”.
Nella sentenza si legge inoltre che la vittima oggi appare "fortemente provata dalla perdita di una progettualità di vita personale, familiare e sociale”. Il 67enne ha picchiato l'ex moglie, in un periodo compreso tra il 2003 e il 2009, per motivi banali, anche quando era incinta e davanti ai figli piccoli.
In più, stando a quanto sarebbe emerso in sede processuale, l'avrebbe obbligata a entrare in un giro di scambisti e ad avere rapporti con uomini sconosciuti.
Le violenze, confermate anche dal racconto di tanti testimoni, si sarebbero concluse solo dopo 6 anni di matrimonio, quando la donna ha deciso di andare a rifugiarsi a casa dei genitori.
A distanza di alcuni anni dalla sentenza che ha condannato l'uomo dal punto di vista penale, è arrivata di recente anche la decisione del tribunale civile.