Picchiato e costretto a girare nudo in casa, a processo i familiari del 70enne ridotto in schiavitù
Era stato ridotto in schiavitù dalla moglie e dal figlio che non lo facevano mangiare, lo picchiavano e lo costringevano a girare nudo per casa per punizione. La vittima è un anziano 70enne del grossetano. Dietro la sbarra, la moglie di 64 anni e il figlio di 21 anni. Entrambi sono stati accusati di maltrattamenti e lesioni personali.
Oggi il tribunale di Grosseto ha svolto l'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna. La donna, difesa dall'avvocato Tommaso Galletti, si è avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre il figlio ha ammesso ogni responsabilità, definendosi "pentito" per quanto fatto.
Il giovane ha sostenuto che i maltrattamenti contestati dalle autorità sarebbero avvenuti in un periodo di "forte stress", dovuto anche al contratto di affitto in scadenza e all'imminente trasferimento dalla casa in Maremma. Ad allertare i carabinieri sono stati i vicini di casa della famiglia, che si erano accorti dello stato di disagio della vittima di 70 anni.
Quando le forze dell'ordine sono intervenute sul posto su richiesta dei residenti, il 70enne ha prima negato di essere vittima di maltrattamenti da parte dei familiari, per poi sciogliersi in un'ammissione disperata. Nel provvedimento notificato lo scorso 4 maggio, i rapporti familiari tra i tre vengono definiti "legami basati su soprusi, vessazioni e sopraffazioni gravissime".
I militari, dopo una lunga indagine condotta per mesi sulla base delle prove fornite dai vicini di casa e dal 70enne, hanno portato un vero e proprio ambiente domestico da inferno per l'anziano, che doveva sottostare a regole rigide e umilianti. L'uomo era costretto a non mangiare, veniva regolarmente picchiato da moglie e figlio ed era obbligato a girare nudo per casa come "risarcimento" per i suoi errori.
